Corriere della Sera

Ma il mondo ha bisogno di Leonardo (o Steve Jobs)

- Di Orsola Riva

Sì, certo. Una laurea in Storia della filosofia antica « non vale » quanto una in Ingegneria: è molto meno spendibile sul mercato del lavoro. A cinque anni dal titolo gli ingegneri sfiorano la piena occupazion­e, mentre un laureato in Lettere su 4 è ancora a spasso ( dati Almalaurea). Tuttavia c’è qualcosa di molto pericoloso nella semplifica­zione implicita nella proposta di Theresa May per cui « utili » sarebbero solo le lauree tecnico- scientific­he, mentre le lettere sono roba da anime belle. « Categorie barbare » , taglia corto Ivano Dionigi, presidente di Almalaurea e latinista. Cita l’ex rettore di Harvard Derek Bok che già 25 anni fa diceva agli studenti: « Noi non vi insegniamo un mestiere, vi insegniamo a imparare » . Mai come oggi il sapere tecnico è stato soggetto a usura tanto velocement­e. Se ne sono accorte anche le grandi multinazio­nali che mostrano di apprezzare sempre più i candidati con curricula multiformi. Dopo che per anni Martha Nussbaum predicava sola nel deserto l’importanza delle materie umanistich­e, oggi è diventato di moda un nuovo acronimo — Steam — che aggiunge la A di Arts al quadrivio delle Stem ( Science, Technology, Engineerin­g, Mathematic­s). Il mondo ha bisogno di ingegneri sì, ma rinascimen­tali. Come Leonardo. O Steve Jobs.

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