Corriere della Sera

Agguato a leader di Fn

Palermo, sorpreso in centro dopo il lavoro: «Erano a volto coperto». Il leader Fiore in città sabato

- di Felice Cavallaro

I l segretario provincial­e di Forza Nuova è stato legato mani e piedi e picchiato per strada in via Dante a Palermo da un commando di sei persone incappucci­ate.

Era nell’aria da giorni lo scontro tra Forza Nuova e una serie di sigle, tutte di sinistra, decise a impedire il comizio del leader nazionale Roberto Fiore annunciato per sabato prossimo. Ma che si arrivasse ad una aggression­e stile anni di piombo, con un gruppo di ragazzi armati di spranga per picchiare a sangue il segretario provincial­e dell’organizzaz­ione, non se lo aspettava nessuno. E forse nemmeno Massimo Ursino, il numero uno della formazione di estrema destra, vittima di una aggression­e violenta. Sorpreso e accerchiat­o alle sette di sera in pieno centro da sconosciut­i che le stesse sigle antagonist­e e il Forum antirazzis­ta adesso criticano, come fa il sindaco Orlando: «Ci costituire­mo parte civile contro questi squadristi».

La sequenza è agghiaccia­nte. Legato mani e piedi con

Il video e la ragazza

In Rete il video fatto col telefonino. Le urla della vittima e una ragazza che ride: è uno scherzo

nastro da imballaggi­o, massacrato di botte, una manganella­ta sul cranio, Ursino è stato lasciato esamine in un lago di sangue sul marciapied­e di via Dante, a due passi dalla stazione Lolli, fra tanta gente che correva sotto la pioggia, mentre il commando si dileguava. Compresa una ragazza che ha filmato la bravata con un cellulare. Un video approdato un’ora dopo su alcuni siti per mostrare il pestaggio mentre sulle grida lancinanti della vittima ridacchia una voce femminile: «Non è successo niente, è uno scherzo...».

Passa la notte al Civico sotto osservazio­ne, fra medicazion­i e Tac di controllo per «sospette lesioni ossee» Ursino, quarant’anni, draghi e colorate figure floreali fino al collo, esperto in materia, il suo lavoro, maestro di tatuaggi nella bottega di via Marconi da dove era uscito percorrend­o appena duecento metri prima di essere accerchiat­o.

«Erano vestiti di nero, avevano i volti coperti da sciarpe...», ha sussurrato con un filo di voce ai portantini dell’ambulanza arrivata in via Dante e ai funzionari della Digos che stanno raccoglien­do in zona le immagini delle telecamere di sorveglian­za nella speranza di potere identifica­re gli aggressori.

Non esistono elementi per puntare il dito su un gruppo o un gruppuscol­o antifascis­ta, ma proprio ieri Ursino, la moglie terrorizza­ta a casa con due bimbi, aveva lanciato un allarme sul rischio di scontri fisici: «L’estrema sinistra vuole un ritorno agli anni di piombo». E ancora in una nota diffusa in mattinata: «Tornano all’attacco dopo gli attacchi incendiari avvenuti nel febbraio dello scorso anno, sempre ai danni di Forza Nuova, e la recente irruzione armata...».

Riferiment­o chiaro a quanto è accaduto mercoledì scorso, il 14 febbraio, quando due bombe carta sono state lanciate contro la sede del movimento in via Villino Florio e davanti alla saracinesc­a del negozio di tatuaggi dello stesso Ursino. Ma adesso il pestaggio rischia di scatenare una spirale di reazioni che polizia e carabinier­i sperano di potere controllar­e, anche in vista di un comizio che per alcuni non s’ha da fare.

A cominciare dai più irriducibi­li avversari dell’estrema destra, gli antagonist­i dei centri sociali che fanno base nei locali dell’ex carcere di via San Basilio e di altre aggregazio­ni dove qualcuno si vanta perfino di avere tra le proprie fila qualche pugile, uno dei quali soprannomi­nato «Spaccaossa». Ed è in questa direzione che si muove la macchina investigat­iva nel tentativo di bloccare una possibile escalation che riportereb­be davvero indietro nel tempo la moviola della storia.

 ??  ?? Aggredito Massimo Ursino in una immagine tratta dal suo profilo Facebook. Il responsabi­le provincial­e palermitan­o di Forza Nuova è stato bloccato, legato mani e piedi e pestato da alcune persone con il volto coperto da sciarpe nella centrale via Dante della sua città. Ursino è stato subito soccorso e trasportat­o all’ospedale Civico di Palermo
Aggredito Massimo Ursino in una immagine tratta dal suo profilo Facebook. Il responsabi­le provincial­e palermitan­o di Forza Nuova è stato bloccato, legato mani e piedi e pestato da alcune persone con il volto coperto da sciarpe nella centrale via Dante della sua città. Ursino è stato subito soccorso e trasportat­o all’ospedale Civico di Palermo

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