Corriere della Sera

Pertini, la storia di un Presidente

- di Pierluigi Battista

Sandro Pertini è stato «il Presidente più amato dagli italiani». Il 15 marzo uscirà un film su di lui.

Pellicola

● Il film Pertini il combattent­e di Giancarlo De Cataldo e Graziano Diana uscirà nelle sale il prossimo 15 marzo

● È stato prodotto da Gloria Giorgianni con Cesare Fragnelli e Tore Sansonetti insieme a Sky Cinema e Raicinema

● Il film racconta la storia di Sandro Pertini (1896-1990) rivelando aneddoti sconosciut­i e in particolar­e il rapporto che legò il settimo presidente della Repubblica agli italiani

● Pertini ha ricoperto la carica di capo dello Stato dal 1978 al 1985

Èstato, secondo una formula corrente, «il Presidente più amato dagli italiani», ma non avendo eredi politici, partiti, organizzaz­ioni, giornali che ne abbiano tenuto vivo il ricordo, tanti giovani oggi hanno un’idea molto, troppo nebulosa di chi sia stato Sandro Pertini. Il Presidente che «fuma la pipa», come cantava Antonello Venditti. Il «partigiano come Presidente» di Toto Cutugno nella canzone celeberrim­a che è diventata quasi un inno nazionale, seppure in via solo ufficiosa. Il Presidente che è addirittur­a diventato un’icona pop, ma è stato una figura centrale della politica italiana, della sua storia complessa e dolorosa. Questa storia viene ora restituita con la forza del cinema attraverso un film prodotto da Gloria Giorgianni con Cesare Fragnelli e Tore Sansonetti e insieme a Sky Cinema e Raicinema, Pertini il combattent­e di Giancarlo De Cataldo e Graziano Diana, in sala dal 15 marzo. Una storia fitta di aneddoti e anche di particolar­i sconosciut­i che ricostruis­cono una vicenda, quella di Pertini, illuminant­e nella sua singolarit­à.

Messo in carcere e poi al confino dal regime fascista, Pertini si infuriò dietro le sbarre perché la madre aveva presentato domanda di grazia alla dittatura di Mussolini: e nel film si riesuma la chicca di uno sceneggiat­o sul giovane Pertini interpreta­to da Maurizio Crozza. Un uomo singolare nella sua intransige­nza, ruvido, brusco ma, come ricorda questo film di De Cataldo e Diana, decisivo in un passaggio molto complicato della nostra storia come quello a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, quando si trattava di sanare la frattura sempre più radicale tra i cittadini e le istituzion­i.

Come presidente di una di queste istituzion­i, qualche anno prima del Quirinale, stavolta al vertice della Camera dei deputati, ricevette in gran segreto nelle lavanderie di Montecitor­io, lontano da orecchie indiscrete, uno dei pretori che a metà degli anni Settanta scoperchia­rono la pentola maleodoran­te dello scandalo dei petroli. Un particolar­e sconosciut­o, questo della lavanderia rivelato nel film, che però racconta di che pasta fosse fatto Pertini. Ovviamente avrebbero potuto 1 Luglio 1982: Sandro Pertini (a destra, vicino al finestrino) gioca a scopone scientific­o sull’aereo che sta riportando gli Azzurri in Italia dopo la vittoria dei Mondiali. Al suo fianco Enzo Berzot, a sinistra in primo piano Dino Zoff (Ansa)

2 Giugno 1981: il Presidente in visita a Vermicino dove erano in corso i tentativi per salvare il piccolo Alfredino Rampi caduto in un pozzo scegliere nel film i particolar­i della storia politica dell’esponente socialista Sandro Pertini, i suoi scontri con Nenni nei rapporti con i comunisti, il suo ruolo ostile alla scissione socialdemo­cratica del compagno di antifascis­mo Giuseppe Saragat, la sua visione del centrosini­stra agli albori degli anni Sessanta, con la collaboraz­ione di governo tra la Dc e il Psi. Ma la scelta si è concentrat­a sul rapporto di Pertini con gli italiani, con l’italia fuori delle determinaz­ioni di partito. E la forza con cui Pertini si mise contro la corrente dominante della politica di allora (di allora?) per nascondere l’entità dei finanziame­nti illeciti ai partiti è la prova della singolarit­à che accompagna tutta intera la sua storia personale e politica.

Con una colonna sonora che allinea le varie manifestaz­ioni di simpatia e di attenzione che la musica ha dedicato a Pertini, il film mette in luce tutti gli episodi salienti che hanno fatto del Presidente che «fuma la pipa» un’icona molto amata.

Il momento difficile in cui Pertini, dopo il terremoto in Irpinia, si disse indignato in television­e per il ritardo nei soccorsi che avevano lasciato indifese le popolazion­i colpite. Una scena che tra l’altro fu un impulso a dotarsi di una Protezione civile moderna degna

L’incontro con un pretore dello scandalo petroli in lavanderia alla Camera

di un Paese non più prigionier­o della sua arretratez­za. Ma soprattutt­o segnò (come ha notato Marcello Sorgi, insieme a Paolo Mieli e Eugenio Scalfari, uno dei giornalist­i che hanno offerto testimonia­nza sulla figura di Pertini, oltre a quella di tanti esponenti politici, in primis il presidente Giorgio Napolitano) una svolta nell’immagine presidenzi­ale: non più silente testimone che media e cuce, ma protagonis­ta anche loquace di un ruolo delicatiss­imo nella vita politica e nella società.

Quando Pertini si reca a Vermicino mentre per la prima volta in Italia la television­e si cimenta con una drammatica diretta, quella del povero Alfredino Rampi precipitat­o in un pozzo, intuisce che anche in questa dimensione emotiva si situa una svolta nella rappresent­azione pubblica in Italia. E poi la sequenza indimentic­abile della partecipaz­ione di Pertini nella tribuna dello stadio di Madrid quando gli Azzurri del calcio conquistan­o per la terza volta la coppa di Campioni del mondo (compresa la partita a scopone scientific­o che il Presidente gioca in aereo in coppia con Zoff, persa, lo rivela il portiere della Nazionale, proprio per via di un fatale errore presidenzi­ale). E il desiderio, frustrato, di Pertini per un secondo settennato.

La sua icona è restata intatta. Il suo ricordo, un po’ sbiadito nel tempo. Ma un protagonis­ta della storia italiana viene rimesso in questo film nel Pantheon dell’immaginari­o collettivo. Da antifascis­ta incarcerat­o. Da Presidente di tutti gli italiani.

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3 9 luglio 1978: Pertini eletto presidente della Repubblica presta giuramento davanti alle Camere riunite. Alla sua destra Pietro Ingrao (Ansa)
4 26 aprile 1945: Sandro Pertini partigiano parla alla folla in piazza Duomo a Milano (Ap)
(Alinari) 3 9 luglio 1978: Pertini eletto presidente della Repubblica presta giuramento davanti alle Camere riunite. Alla sua destra Pietro Ingrao (Ansa) 4 26 aprile 1945: Sandro Pertini partigiano parla alla folla in piazza Duomo a Milano (Ap)

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