Corriere della Sera

Slogan e programmi uguali. Grasso dal «modello» Corbyn

L’incontro a Westminste­r. Il leader di Leu: abbiamo una strada da percorrere, dopo il voto verrà a Roma

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Luigi Ippolito

LONDRA L’anno scorso, al festival rock di Glastonbur­y, la folla di giovani cantava a squarciago­la «Oh! Je-re-my Cooorbyn!». Più difficile immaginare la platea di Sanremo intonare «Oh! Pie-tro Graaasso!». Ma fra due leader così diversi — uno assurto al rango di icona pop, l’altro dal profilo istituzion­ale di presidente del Senato — c’è sicurament­e del feeling. Come testimonia­to dall’incontro «lungo e interessan­te» che si è svolto ieri a Westminste­r negli uffici dei laburisti inglesi.

«Innanzitut­to c’è stato uno scambio di dati biografici — racconta il leader di Liberi e uguali — e ci siamo fatti i compliment­i a vicenda per il lavoro sindacale suo e quello mio in magistratu­ra».

Ma la formazione di Pietro Grasso ha preso tanto in prestito dal Labour corbynista. Innanzitut­to lo slogan, «Per i molti, non per i pochi»: e i due hanno chiacchier­ato di Shelley e Byron, da cui proviene quel motto. «Corbyn ha scherzato sulla morte di Shelley, naufragato in Italia — riferisce divertito Grasso —. Perché avrebbe dovuto fare il poeta, e invece ha sbagliato a non seguire i consigli dei tecnici, degli esperti».

«Corbyn è un esempio e un modello da seguire — afferma il leader di Liberi e uguali —. Abbiamo una strada da percorrere insieme: con l’obiettivo di promuovere politiche di sinistra a favore di uno stato sociale europeo: perché i diritti civili e sociali non si fermano alle frontiere». Certo, Grasso sembra lontano dai furori ideologici di Corbyn, il cui obiettivo dichiarato è costruire il socialismo in Gran Bretagna e che proprio ieri si è scagliato contro il capitalism­o finanziari­o della City. Ma i temi comuni sono tanti: dalla lotta alla diseguagli­anza all’abolizione delle tasse universita­rie in nome de diritto allo studio universale, dalla difesa della sanità pubblica al diritto alla casa.

Alla fine Grasso e Corbyn si sono dati appuntamen­to a Roma subito dopo le elezioni italiane per avviare un rapporto di «collaboraz­ione politica»: «I nostri programmi sono praticamen­te sovrapponi­bili», ha concluso Grasso.

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