Slogan e programmi uguali. Grasso dal «modello» Corbyn
L’incontro a Westminster. Il leader di Leu: abbiamo una strada da percorrere, dopo il voto verrà a Roma
LONDRA L’anno scorso, al festival rock di Glastonbury, la folla di giovani cantava a squarciagola «Oh! Je-re-my Cooorbyn!». Più difficile immaginare la platea di Sanremo intonare «Oh! Pie-tro Graaasso!». Ma fra due leader così diversi — uno assurto al rango di icona pop, l’altro dal profilo istituzionale di presidente del Senato — c’è sicuramente del feeling. Come testimoniato dall’incontro «lungo e interessante» che si è svolto ieri a Westminster negli uffici dei laburisti inglesi.
«Innanzitutto c’è stato uno scambio di dati biografici — racconta il leader di Liberi e uguali — e ci siamo fatti i complimenti a vicenda per il lavoro sindacale suo e quello mio in magistratura».
Ma la formazione di Pietro Grasso ha preso tanto in prestito dal Labour corbynista. Innanzitutto lo slogan, «Per i molti, non per i pochi»: e i due hanno chiacchierato di Shelley e Byron, da cui proviene quel motto. «Corbyn ha scherzato sulla morte di Shelley, naufragato in Italia — riferisce divertito Grasso —. Perché avrebbe dovuto fare il poeta, e invece ha sbagliato a non seguire i consigli dei tecnici, degli esperti».
«Corbyn è un esempio e un modello da seguire — afferma il leader di Liberi e uguali —. Abbiamo una strada da percorrere insieme: con l’obiettivo di promuovere politiche di sinistra a favore di uno stato sociale europeo: perché i diritti civili e sociali non si fermano alle frontiere». Certo, Grasso sembra lontano dai furori ideologici di Corbyn, il cui obiettivo dichiarato è costruire il socialismo in Gran Bretagna e che proprio ieri si è scagliato contro il capitalismo finanziario della City. Ma i temi comuni sono tanti: dalla lotta alla diseguaglianza all’abolizione delle tasse universitarie in nome de diritto allo studio universale, dalla difesa della sanità pubblica al diritto alla casa.
Alla fine Grasso e Corbyn si sono dati appuntamento a Roma subito dopo le elezioni italiane per avviare un rapporto di «collaborazione politica»: «I nostri programmi sono praticamente sovrapponibili», ha concluso Grasso.