Corriere della Sera

Napoli, nuove dimissioni per l’inchiesta

Dopo De Luca jr, il capo dell’azienda rifiuti: nel video la valigetta con i soldi (finti). Di Maio: è Gomorra

- Fulvio Bufi

NAPOLI Da quando Fanpage ha cominciato a pubblicare l’inchiesta Bloody Money, su rifiuti, affari e politica, ad ogni puntata messa in Rete c’è stato qualcuno che compariva in quei video, costretto a dimettersi. Prima il consiglier­e delegato di Sma (l’azienda della Regione Campania che si occupa di ambiente e rifiuti) Lorenzo Di Domenico, poi Roberto De Luca, figlio del presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, e adesso Biagio Iacolare, presidente di Sma e uomo di fiducia di Ciriaco De Mita e di suo nipote Giuseppe.

Iacolare ha annunciato, attraverso il suo avvocato, che lascerà l’incarico dopo la pubblicazi­one del video in cui lo si vede trattare con l’ex camorrista Nunzio Perrella una commessa, da attribuire con assegnazio­ne diretta per questioni di somma urgenza, per lo smaltiment­o di rifiuti speciali, in particolar­e fanghi. Accanto a Iacolare c’è Rory Oliviero, un avvocato che in passato ha presieduto il consiglio comunale di Ercolano, e che non solo partecipa attivament­e alla trattativa, ma concorda con Perrella anche il pagamento di una mazzetta di cinquantam­ila euro, da dividere in due tranches da venticinqu­emila, ma solo come «gesto di garbo», perché, spiega, «a noi di venticinqu­emila euro non ce ne fotte proprio, li teniamo sul braccio», e si indica l’orologio.

Gli affari veri, aggiunge, li faranno dopo, quando il prezzo da pagare per ogni tonnellata di rifiuti lieviterà. A questo colloquio — che fa dire al leader 5 Stelle Luigi Di Maio «Sembra di vedere Gomorra» — Oliviero si presenta dicendo di avere carta bianca («Io sono la Sma») e spiegando che Iacolare «ha fatto delle verifiche con il vicepresid­ente della Regione» (Fulvio Bonavitaco­la, braccio destro di Vincenzo De Luca e non indagato nell’inchiesta aperta dalla Procura di Napoli). E al termine è lui a raccontare a Perrella di essere, insieme a Iacolare, «i delfini di De Mita», e a dirgli che sarà candidato al Senato (cosa che invece non è avvenuta).

Ma proprio a seguito di quest’incontro, il lavoro di Fanpage si ferma. Perché Perrella e Oliviero si vedono ancora una volta per la consegna della tangente, ma la valigetta che passa da una mano all’altra non contiene soldi ma cartacce e allora l’operazione salta e l’inchiesta giornalist­ica si ferma.

Va avanti invece quella giudiziari­a. E per venerdì è previsto un incontro tra il procurator­e di Napoli Gianni Melillo e il presidente dell’anticorruz­ione Raffaele Cantone, che porterà al collega alcuni documenti di cui è in possesso.

L’accordo

Nel filmato l’intesa sulla mazzetta con l’ex camorrista inviato dal sito Fanpage

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy