Padoan accetta la scelta di de Guindos «Non è un attacco all’indipendenza Bce»
Ma un accordo nell’eurogruppo con l’irlanda potrebbe escludere Roma dall’esecutivo
BRUXELLES Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ha ufficializzato il sostegno dell’italia alla designazione nell’eurogruppo per la vicepresidenza Bce del ministro delle Finanze spagnolo filo-germania e di centrodestra, Luis de Guindos, avvenuta dopo il ritiro dell’altro candidato, il governatore della banca centrale dell’irlanda Philip Lane. Padoan non ha condiviso l’accusa del suo partito eurosocialista, che ha contestato de Guindos perché può «creare un conflitto di interessi e minare l’indipendenza della governance della Bce»: essendo la prima volta che l’eurogruppo ha scelto un politico (in più suo membro) per la banca centrale della zona euro, organismo tecnico indipendente. «Se questo sarà un attacco all’indipendenza della Bce lo vedremo nei fatti», ha detto il ministro dell’economia, respingendo anche i dubbi su un vertice Bce germanizzato.
Ma dall’ecofin di ieri è trapelato che l’italia rischia di non essere rappresentata — per la prima volta — nel consiglio direttivo della Bce, dopo la scadenza del mandato del presidente Mario Draghi nel novembre 2019. Nelle trattative informali pre-eurogruppo di lunedì scorso, a Bruxelles, il posto per un italiano sarebbe stato promesso all’irlanda — da influenti ministri finanziari — proprio per far ritirare Lane. De Guindos avrebbe evitato così una rischiosa votazione, dove poteva essere bloccato con sei voti contrari (su 19 ministri dell’eurogruppo). Lane era stato definito «più preparato» dall’europarlamento. De Guindos non ha esperienza operativa di politica monetaria (materia base per un banchiere centrale) e sconta il suo passato alla banca d’affari Lehman poi tracollata (il quotidiano El Mundo l’ha collegato perfino a una vendita di «titoli tossici»). Lane subentrerebbe al membro Bce belga Peter Praet (in scadenza nel 2019). Le altre due candidature dell’anno prossimo appaiono bloccate da Germania e Francia (per il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, e per l’ex politica e neo-numero due della Banca di Francia Sylvie Goulard). L’italia potrebbe riprovarci, eventualmente, negli anni 20.
«L’eurogruppo ha solo preso atto che c’era rimasto un candidato alla vicepresidenza della Bce», ha detto Padoan al Corriere, negando la promessa all’irlanda. Questa sarebbe però avvenuta nel pre-eurogruppo, mentre lui era uscito per un po’ per partecipare con la sottosegretaria Maria Elena Boschi a un convegno nell’europarlamento. Ottenere conferme ufficiali sul caso Lane è impossibile. L’eurogruppo è il più segreto dei Consigli dei ministri Ue. Non ufficializza nemmeno la lista dei partecipanti. Nella conferenza stampa finale il presidente (ora il portoghese Mario Centeno) principalmente nega o sminuisce le notizie più intriganti. Lunedì è trapelato un acceso diverbio tra Draghi e il ministro greco Euclid Tsakalotos. Centeno, interrogato in proposito, l’ha definito un confronto «tecnico».
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