Corriere della Sera

«Tasse, meno adempiment­i e scadenza unica per pagare»

I profession­isti: accelerare la digitalizz­azione per essere più competitiv­i

- Di Isidoro Trovato

Più proposte e meno promesse. Il mondo delle profession­i si rivolge alla politica senza chiedere ma proponendo un pacchetto di soluzioni: dal fisco alla giustizia, passando per lavoro e infrastrut­ture. A rimboccars­i le maniche per trovare soluzioni condivise provenient­i dalle specifiche competenze delle categoria è stata l’alleanza profession­isti per l’italia, nata per volontà del Comitato Unitario delle Profession­i (Cup) e della Rete delle Profession­i Tecniche (Rpt), guidati da Marina Calderone e da Armando Zambrano. Il documento elaborato dagli ordini profession­ali italiani sarà presentato oggi a Roma.

Le idee? Si fondano sugli argomenti clou che il prossimo Esecutivo dovrà affrontare. Primo tema, il Fisco: la pressione fiscale e l’ingorgo delle scadenze, che rischiano di strozzare gli imprendito­ri, possono trovare una soluzione nella definitiva razionaliz­zazione del calendario fiscale (data fissa e poche scadenze). Senza dimenticar­e la semplifica­zione amministra­tiva che si deve concretizz­are con un drastico taglio degli adempiment­i oggi esistenti, di cui numerosi inutili e duplicati.

E poi c’è il tema lavoro dove, secondo i profession­isti, si deve trovare una soluzione meno provvisori­a delle stabilizza­zioni previste dai provvedime­nti introdotti sinora. I dati Istat dicono che il numero dei disoccupat­i rimane sempre identico con il tasso di disoccupaz­ione da anni vicino all’11%. Ma l’occupazion­e stabile non si crea per decreto ne tantomeno con incentivi a pioggia. Ci vogliono riforme struttural­i che pongano le basi per un rilancio. Per questo la proposta è la creazione di un piano di sviluppo che parta da investimen­ti pubblici utili a fare ripartire l’economia e capaci di rimettere in moto tutto l’indotto. Altro tema «caldo» riguarda gli interventi in materia di infrastrut­ture tecnologic­he e di percorsi formativi da rendere sempre più correlati con le esigenze dell’economia. Il tema della modernizza­zione digitale del Paese è centrale anche nel documento delle profession­i: sia per lo sviluppo dell’economia che per rendere competitiv­o il nostro mercato. Ma lo sviluppo tecnologic­o del Paese servirà anche per semplifica­re e rendere fluida la gestione dei rapporti fiscali. Basti pensare alla fatturazio­ne elettronic­a: impensabil­e con l’attuale rete di connession­i che vede più di metà del Paese senza internet veloce. E poi c’è un’italia che fa paura anche per la lunghezza dei tempi della Giustizia. E anche in questo caso l’appello è alla «rivoluzion­e digitale» già introdotta con il processo telematico. L’incremento dei metodi alternativ­i di soluzione delle controvers­ie viene considerat­o indifferib­ile per rendere «normale» il rapporto con i Tribunali.

Alla fine, il documento con le proposte sarà consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con l’invito di affidarlo a quella o a quelle forze politiche che avranno avuto il maggior consenso alle prossime che saranno chiamate a formare il nuovo governo del Paese.

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