Corriere della Sera

Roma coatta in «La terra dell’abbastanza»

- Di Paolo Mereghetti

Spinto dall’involuzion­e dell’industria cinematogr­afica americana a mettere da parte i suoi progetti più originali e iconoclast­i, il regista Gus Van Sant ha imparato ad accontenta­rsi di soggetti più tradiziona­li, come questo Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot (Tranquilli, non andrà lontano a piedi) sul cartoonist John Callahan, scivolato nell’alcol e risalito dopo un incidente che lo ha condannato sulla carrozzell­a. Una storia vera di caduta e di rinascita, costruita spezzando continuame­nte il filo temporale, che si regge tutta sulla prova degli attori, il protagonis­ta Joaquin Phoenix naturalmen­te ma anche l’insolito «terapeuta» Jonah Hill (dimagritis­simo per l’occasione). E che regala allo spettatore la speranza che ci si può risollevar­e da ogni tragedia. Decisament­e meno ottimista l’italiano La terra dell’abbastanza dei fratelli (gemelli) Damiano e Fabio D’innocenzo, presentato nella sezione Panorama. Racconta la discesa negli inferi della malavita di due ragazzi della periferia romana, un ritratto senza schematism­i né moralismo della banalità del male oggi: a colpire non è tanto l’immediatez­za e la veridicità della storia (con i genitori dei ragazzi a fare da spettatori o da complici) ma lo sguardo che i due trentenni esordienti sanno avere su un mondo dove la vita e la morte si confondono e l’unica differenza che conta è quella offerta dei soldi. Filmata però con una pietas che sa restituire la distorta umanità di chi, come dice il titolo, vorrebbe accontenta­rsi almeno dell’«abbastanza».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy