Sci, ora o mai più Slalom e combinata: è l’ultima chiamata
Lo slalom maschile e la combinata femminile, accorpati nella giornata di giovedì per schivare il maltempo, offrono allo sci azzurro un’ultima chance di podio: difficile, infatti, che il Team Event, gara di chiusura del programma sciistico dei Giochi e disciplina che ancora non riusciamo a «masticare», regali soddisfa- zioni. Avanti allora tra i paletti e nella «combi», due prove in cui gli azzurri sono di base outsi- der. Nello slalom, dove Marcel Hirscher insegue il terzo titolo in una sola edizione (eguagliereb-
be Toni Sailer, Jean Claude Killy e Janica Kostelic), cominciamo però male: Stefano Gross, uomo di punta del quartetto completato da Manfred Moelgg, da Riccardo Tonetti e dall’esordiente nonché attesissimo Alex Vinatzer (fresco di argento mondiale juniores), in allenamento s’è procurato uno stiramento al gluteo e all’adduttore. Non ci voleva: la medaglia di legno di Sochi (perse il bronzo per 5/100) cova da quattro anni propositi di rivincita. In teoria paiono avere più chance le combinatiste, dato che Federica Brignone vanta una vittoria e un secondo posto e che Sofia Goggia, Marta Bassino e Johanna Schnarf sono a loro volta salite sul podio. Molto dipenderà dalla manche di discesa: se non sarà accorciata, come capitato nella competizione maschile, lascerà chance anche alle velociste (dunque pure a una Goggia). Diversamente la gara diventerà un monologo delle slalomiste e in particolare di Mikaela Shiffrin.