Corriere della Sera

Sede dell’ema: lite sul ricorso

- di Ivo Caizzi

La vicenda

● Il trasloco da Londra della sede dell’agenzia europea del farmaco (Ema) è una delle conseguenz­e della Brexit

● Dopo il discusso sorteggio, che ha assegnato ad Amsterdam la nuova sede, una missione di europarlam­entari ieri si è recata a visionare il sito in Olanda. Ma i lavori per il Vivaldi Building, sede definitiva, sono molto indietro BRUXELLES Il governo olandese difende la contestata assegnazio­ne ad Amsterdam dell’agenzia europea delle medicine (Ema), che dovrebbe lasciare Londra per la Brexit a fine marzo 2019. Il vicepremie­r Hugo de Jonge ha rassicurat­o la missione di eurodeputa­ti arrivati nella città olandese per controllar­e se i due edifici promessi potranno essere pronti alle scadenze previste. L’eurodeputa­to Giovanni La Via, che ha guidato la verifica, ha preso atto, ma ha ammesso «rischi» per il Vivaldi building di 19 piani, futura sede dell’ema, ancora nemmeno iniziato.

«Ho garantito agli eurodeputa­ti che il governo olandese è impegnato a rispettare gli impegni presi quando ha proposto Amsterdam per l’ema — ha detto De Jonge al Corriere —. Con il premier Rutte abbiamo parlato del caso Ema. Capiamo la frustrazio­ne dell’italia per Milano superata con sorteggio. Ma ora conta garantire Lo stato attuale del sito dove dovrebbe sorgere il Vivaldi Building, che dovrebbe diventare la sede definitiva dell’ema nel novembre 2019 la continuità dell’ema». I tempi promessi sono già slittati. L’edificio Vivaldi andava costruito in parte entro l’1 aprile 2019 e completato nel settembre successivo. La nuova data è novembre 2019. «Se ci saranno ritardi superiori a un mese nella consegna del Vivaldi, ciò creerà problemi all’operativit­à dell’agenzia», ha detto La Via. Un rischio scaturisce da quelle che gli ingegneri chiamano «sorprese geologiche». In quella zona di Amsterdam c’è tanta acqua nel sottosuolo. Non si sa quanta dovrà essere pompata via (e in che tempi). Vari eurodeputa­ti si sono invece dichiarati tranquilli sull’edificio temporaneo Spark, usato dall’1 gennaio 2019 per compensare i ritardi del Vivaldi. Piernicola Pedicini del M5S vi ha invece trovato varie «anomalie». L’europarlam­ento ha in programma di votare sull’ema alla metà di marzo. Nel 1 e poi il sorteggio

Il 20 novembre il Consiglio Affari generali dell’ue assegna la sede dell’ema ad Amsterdam grazie a un sorteggio

Il ricorso contro 2 la decisione

Contro la decisione, Milano ha presentato alla Corte di Giustizia Ue un ricorso, ieri giudicato «irricevibi­le» dai giuristi del Consiglio Ue

A marzo il voto 3 del Parlamento Ue Alcuni parlamenta­ri Ue sono andati ad Amsterdam per verificare lo stato dei lavori. Il Parlamento voterà entro metà marzo

Il vicepremie­r

De Jonge: capiamo la frustrazio­ne dell’italia ma ora conta garantire la continuità dell’ema

frattempo procedono i ricorsi alla Corte Ue del governo italiano e dal Comune di Milano, che ha chiesto anche una sospensiva dell’assegnazio­ne ad Amsterdam puntando sul mancato rispetto della proposta iniziale olandese. Il Consiglio dei governi si è difeso ritenendol­a «irricevibi­le» per il cavillo che la scelta della sede era solo intergover­nativa (e non esiste un tribunale competente). L’europarlam­ento ha contestato con un parere giuridico opposto. Oggi il caso Ema sale al massimo livello politico nel Consiglio dei capi di governo a Bruxelles, dove è atteso un «faccia a faccia» tra il premier Paolo Gentiloni e il collega olandese Rutte. «Quello che dobbiamo verificare ora è se nella candidatur­a di Amsterdam le cose erano fatte bene e dobbiamo farlo con un gioco di squadra», è il messaggio lanciato da Gentiloni anche ai partiti dell’opposizion­e.

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Le tappe
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