Stragi nei licei, America divisa Trump pensa di armare i prof
Incontro alla Casa Bianca tra il presidente Trump e una delegazione di genitori e studenti sopravvissuti alla strage nella scuola in Florida. Il presidente ha ribadito di essere favorevole a fornire di armi i professori, ma solo se addestrati. Una proposta che, però, ha suscitato reazioni contrarie.
Ha retto la rabbia di circa seimila persone, tra studenti, genitori, insegnanti e amici nel dibattito organizzato mercoledì sera, in diretta tv, dalla Cnn a Sunrise, in Florida, poco lontano dal liceo di Parkland.
Fredda, dura, Dana Loesch, 39 anni, si è presentata «orgogliosamente» come la portavoce della National Rifle Association, cinque milioni di iscritti, l’associazione dei produttori, venditori e possessori di armi. Sposata, due figli che ha evocato spesso durante lo spigoloso confronto: «Sono anch’io una madre e sono inorridita da quello che è successo». Loesch è nata nello Stato del Missouri, oggi vive a Dallas in Texas. Ha esordito nella sfera pubblica con un blog dedicato alla sua maternità «Mamalogues». È stata una simpatizzante del partito democratico fino all’attentato delle Torri Gemelle. Ha cominciato a fare la giornalista, prima in un quotidiano di St. Louis, poi alla radio. Nel 2009 si associa al Tea Party, la formazione iper conservatrice dei repubblicani, collabora anche con il sito Breibart News di Steve Bannon. Trasforma la sua passione per le armi in materia di studio: scrive due libri in difesa del Secondo emendamento (il diritto a possedere armi) e, alla fine, lo scorso anno, la Nra le affida l’incarico di portavoce.
Mercoledì sera e ancora ieri mattina ha guidato la riscossa, con un numero sul palcoscenico della Conservative Political Action Conference, il raduno dei conservatori in corso poco lontano da Washington: il massacro di Parkland va attribuito a «un mostro» che l’fbi non è riuscita a contenere, non alla libera vendita di fucili e mitragliette.
Sul braccio destro Dana si è fatta tatuare una citazione dalla «Lettera agli Efesini» di San Paolo. Versetti 12-13 tratti dal capitolo 6. Il volto pubblico degli uomini e delle donne in armi sembra ispirarsi in particolare all’ultimo passaggio: «Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove».
Lettera agli Efesini Sul braccio destro si è fatta tatuare le parole di San Paolo: «Prendete l’armatura di Dio»