Corriere della Sera

«Così il Paese non dà un’immagine di serietà Ma Paolo ha avuto una forza rassicuran­te»

Bonino: cerchiamo gli indecisi, i 18enni votino

- di Alessandra Arachi

«Ogni tanto mi sento sola, ROMA Marco si è sempre inventato qualunque cosa perché potessimo avere uno strumento istituzion­ale». È finita così ieri pomeriggio l’intervista di Emma Bonino, leader della lista «+Europa» a #Corriereli­ve, con un amarcord di Pannella, il suo amico di tante battaglie radicali.

A poco più di una settimana dal voto, come va la campagna elettorale?

«È una campagna elettorale mediocre, sguaiata e piena di bugie. Anche contro di noi si stanno scagliando come se stessimo promettend­o lacrime e sangue».

Ma cosa succederà dopo il 4 marzo? Lei è pronta ad un patto post-elettorale? «Questa domanda è frutto

di un titolo sbagliato di un’intervista...». E quindi?

«Al di là della fantapolit­ica siamo verso due soluzioni di governo: uno sovranista, anti europeo, con venature razziste evidenti, e un altro più aperto all’europa, un po’ più timido, e noi evidenteme­nte sosterremo questo tipo di governo, anche federalist­a».

E a proposito di Europa, cosa ne pensa dell’uscita di Juncker?

«Juncker dice quello che dicono tutti i commentato­ri, e infatti è intervenut­o anche su Brexit e sulla Catalogna. Non è che stiamo facendo una grande figura di serietà. Ma...». Ma cosa?

«Se riusciamo a convincere una parte consistent­e di questo mare di astensioni­sti possiamo avere delle sorprese nonostante una pessima legge elettorale che è stata fatta in modo che nessuno avesse la maggioranz­a».

E come farebbe a convincere un diciottenn­e al primo voto?

«Caro amico diciottenn­e, non ti sei impegnato tanto per nascere in Italia, è capitato, è una tua fortuna, un privilegio che ho avuto anche io, ma nel mondo ci sono milioni di persone che ancora rischiano la vita per avere questo diritto al voto...».

Che cosa ne pensa del fatto che Paolo Gentiloni rimanga a fare il presidente del Consiglio? L’ultimo endorsemen­t lo ha avuto dal presidente emerito Napolitano...

«Tutto dipende dal voto degli elettori. Certo si deve dire che Gentiloni ha avuto una forza rassicuran­te, è più dialogante, e forse questo Paese ha bisogno di un periodo di serietà, ma anche di una classe politica che non inciti agli scontri». Le sembra che ci sia molta violenza in giro?

«Ci sono stati vari episodi complessiv­amente preoccupan­ti e penso che a questi bisogna reagire in modo netto e anche molto urgente, con fermezza e serietà, e non giustifica­rli come ragazzate. È come giustifica­re l’antisemiti­smo perché esistevano gli ebrei o uno stupro perché la ragazzina portava la minigonna. E poi...». Poi?

«Vorrei citare la mia mamma. Qui si passa dall’insulto verbale alla violenza e ci chiediamo perché: noi dovremmo dare l’esempio di buona educazione. L’educazione, diceva la mia mamma, è rivoluzion­aria».

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#Corriereli­ve Emma Bonino, 69 anni, negli studi di Corriere.it

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