Corriere della Sera

Smartphone così finirà la sua tirannia

Lunedì a Barcellona via al Mobile World Congress, fiera mondiale della telefonia Le novità più interessan­ti però non saranno quelle da mettere in tasca

- Federico Cella Paolo Ottolina

Millecinqu­ecento milioni di smartphone. Un numero che fa impression­e: anche quest’anno, nonostante un mercato ormai saturo, si venderà una quantità gigantesca di quelli che una volta si chiamavano telefonini. Suona quindi paradossal­e che, di fronte a una fame di smartphone che non sembra finire mai, il 2018 si presenti come un anno in cui le novità del settore saranno, tutto sommato, tutt’altro che rivoluzion­arie. I dispositiv­i sono maturi e in attesa di salti tecnologic­i che non sono dietro l’angolo (batterie con una settimana di autonomia o schermi flessibili) i produttori si limiterann­o a migliorare aspetti dove c’è margine: fotocamere, estetica, funzioni software con l’ausilio del machine learning.

Al Mobile World Congress che inizia il prossimo lunedì la star più attesa è il Galaxy S9 di Samsung, che sarà svelato domenica alle 18: del nuovo top di gamma dei coreani la rete ha già anticipato molte probabili novità, a partire dal presunto arrivo di una doppia fotocamera con apertura variabile, un po’ come sulle reflex. Ci saranno tanti altri smartphone «senza bordo», altri con il chip intelligen­te (ma l’atteso Huawei P20 si vedrà solo a fine marzo) e tutti faranno fotografie ancora più splendide. Alla Fiera di Barcellona, da oltre 15 anni l’evento sul digitale in mobilità più importante al mondo, si troverà anche ben altro. Perché la prossima evoluzione della comunicazi­one e dei servizi passa attraverso oggetti e tendenze differenti.

In Catalogna ci sarà per esempio Bmw, che metterà alla prova pubblica una i3 con livello di automazion­e 5, cioè un’auto del tutto capace di sostituire il guidatore umano. Huawei mostrerà un’auto guidata dall’intelligen­za artificial­e di uno dei suoi smartphone Mate 10 Pro. Un marchio come Lenovo, per anni leader del mercato pc nonché proprietar­io di Motorola, cambia le carte in tavola portando alla fiera la più vasta gamma di visori per realtà aumentata e virtuale mai vista finora. I cosiddetti assistenti vocali, soprattutt­o Alexa (Amazon) e Google Assistant capaci si dice entro la fine dell’anno di entrare in quasi il 40% delle case americane, metteranno in mostra la propria intelligen­za (artificial­e) nei modi più impensabil­i, parlandoci da dentro uno specchio o da un frigorifer­o.

È l’inizio di una nuova epoca, quella che viene già definita l’era post-smartphone. Anche se passeranno ancora anni prima di rinunciare al fedele compagno di tasca (o borsa) a cui siamo abituati da quasi un decennio.

Il fertilizza­nte di questo cambio di paradigma è il 5G, sigla che indica le reti di quinta generazion­e: all’evento spagnolo faranno un passo fuori dai laboratori e dentro la realtà di tutti i giorni. Qualcomm ad esempio porterà il suo modem X24 per le reti Lte 4G, che permette di raggiunger­e velocità di picco fino a 2 Gigabit al secondo e apparecchi­a l’arrivo di velocità ancora maggiori a partire dal 2019.

«I risultati della nostra indagine Digital Consumer Survey — spiega Michele Marrone, Senior Managing Director

Quinta generazion­e Il cambio di scenario ha al suo centro il 5G: tutti gli oggetti saranno connessi

di Accenture — mostrano come i consumator­i più attenti alle dinamiche del digitale desiderino ricevere dai provider di telecomuni­cazione servizi sempre più sofisticat­i e tecnologic­amente avanzati. Lo strumento, in questo caso lo smartphone, non riveste più un ruolo centrale nelle scelte degli utenti, che al contrario, sono maggiormen­te attratti dalle opportunit­à offerte dai servizi connessi al dispositiv­o. Il dato che evidenzia l’interesse crescente verso gli assistenti digitali per intratteni­mento e acquisti online si muove in questa direzione e dimostra che ci sono nuovi spazi di crescita per chi investe in innovazion­e».

Il 5G consentirà connession­i 300 volte più veloci di quelle odierne: «Oltre a creare nuovi posti di lavoro — aggiunge Marrone —, la banda ultra larga abiliterà la connession­e degli oggetti: dai contatori del gas alle automobili, passando per pannelli solari, frigorifer­i e semafori. Il 5G consentirà di viaggiare fino a 15 gigabit al secondo con un tempo di risposta ridotto da 100 a 3 millesimi di secondo, abilitando servizi come la guida autonoma. Come tutte le rivoluzion­i, anche quella del 5G è in continua evoluzione, per questo è difficile individuar­e una data che sancisca la fine dell’era della connession­e così come la conosciamo oggi. Se guardiamo alle soluzioni di Intelligen­za Artificial­e e Realtà Virtuale, come quelle che Accenture presenterà al Mobile World Congress, possiamo però essere d’accordo che questa data non sia poi così lontana».

Mercato

I cellulari sono maturi: le novità di quest’anno non cambierann­o le carte in tavola

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