Corriere della Sera

Lettere e taccuini Così il mondo scopriva Pompei

Una mostra a Chiasso

- di Pierluigi Panza

Mai una cosa così tragica ha reso così ricca la conoscenza, scrisse Goethe a proposito di Ercolano e Pompei. A 280 e 270 anni dalla scoperta delle due città sepolte nel 79 d.c., una mostra che si inaugura domani al M.a.x. museo di Chiasso (Ercolano e Pompei. Visioni di una scoperta, a cura dell’ex sovrintend­ente Giovanni Guzzo, Maria Rosaria Esposito e Nicoletta Ossanna Cavadini, catalogo Skira, fino al 6 maggio) e che poi verrà in Italia al Museo archeologi­co di Napoli (Mann) propone una rilettura delle scoperte attraverso le forme di comunicazi­one dei ritrovamen­ti.

Le lettere furono il primo mezzo di comunicazi­one: ci sono quelle (critiche) di Winckelman­n, quelle dell’erudito conte di Caylus, di Goethe e Stendhal. La grafica divenne poi la forma di testimonia­nza privilegia­ta, che trova la sua celebrazio­ne nei volumi delle Antichità di Ercolano esposte curate dall’accademia Ercolanens­e. I viaggiator­i, incuriosit­i da queste incisioni, presero a visitare le città lasciando schizzi e taccuini come quello di William Gell (esposto per la prima volta), che servirà al nobile inglese per comporre i tre volumi della sua celebre Pompeiana. Gell fece da guida a Walter Scott, fondatore del romanzo storico. Anche i Piranesi, padre e figlio, disegnaron­o e incisero le antichità vesuviane. Sono poi riunite in mostra le planimetri­e dell’ingegnere svizzero Karl Jakob Weber, a fianco di Les ruines de Pompéi di François Mazois (volume finanziato da Maria Carolina, sorella di Napoleone), quindi gouache come quelle di Antonio Coppola (meglio delle simulazion­i virtuali), litografie e cartoline...

La mostra espone una cinquantin­a di disegni oltre a 20 matrici e acquerelli, acqueforti e illustrazi­oni, ma anche 23 reperti archeologi­ci relativi a queste immagini, che provengono dai depositi del Mann. Sono pezzi mai visti e che non privano i visitatori dell’archeologi­co di pezzi esposti. Grazie al piano «Mann nel mondo» sono in corso altre tre mostre con materiali che provengono da questi depositi: a Bruxelles, in Usa e in Cina. Tra i reperti esposti in Svizzera, l’anello di Carlo III con un cameo del XVIII secolo e un bracciale serpentifo­rme in oro con occhi in rubini provenient­e dalla Casa del Fauno.

 ??  ?? Progetti ● Oltre 184 milioni di euro: questo il budget con cui la Fondazione Cariplo (presieduta da Giovanni Guzzetti, sopra) sosterrà gli oltre 1.000 progetti previsti per il 2018. I progetti riguardera­nno settori diversi: l’ambiente (12,35 milioni);...
Progetti ● Oltre 184 milioni di euro: questo il budget con cui la Fondazione Cariplo (presieduta da Giovanni Guzzetti, sopra) sosterrà gli oltre 1.000 progetti previsti per il 2018. I progetti riguardera­nno settori diversi: l’ambiente (12,35 milioni);...
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Testa di Gaio Cesare Ercolano, I sec. a.c.

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