Inter, Sabatini assolve Suning: «È responsabile chi fa le scelte»
Un’ assunzione di responsabilità, che va oltre le sue colpe. L’analisi di Walter Sabatini, direttore tecnico di Suning, sul momento dell’inter è impietosa con se stesso e la dirigenza. «Prendersela con Suning è sbagliato e ingeneroso perché, paletti del fair play finanziario a parte, la proprietà non ha mai condizionato le nostre scelte: la responsabilità dei risultati è dei professionisti che hanno operato». È una verità parziale quella di Sabatini. Non è del tutto vero che Suning non ha condizionato le scelte e il fair play finanziario giustifica solo in parte l’immobilismo della proprietà. A gennaio sono stati trattati tra gli altri Ramires e Pastore. Il primo non è arrivato perché Suning si è opposta al prestito dal Jiangsu, l’altro per mancanza di copertura finanziaria. Comprensibile proteggere la proprietà attirando su di sé e la dirigenza, le responsabilità, ma non condivisibile. Nulla da rimproverare a Spalletti. «Ho una quota rilevante di responsabilità perché ho condiviso, ispirato e incentivato le scelte fatte a partire dall’allenatore, che rimane il migliore in ogni caso. Presto andrò a Nanchino per rendere conto alla proprietà». Nella visita in Cina, Sabatini dovrà anche capire quali sono i progetti di Suning per il futuro, se l’autofinanziamento non si ammorbidirà saranno inevitabili cessioni eccellenti, Icardi su tutti. Vitale è centrare la Champions. «Cosa serve per arrivarci? Dobbiamo capire quali sono le priorità, le cose sensibili sulle quali intervenire, accantonare prosa ridondante e divagazioni varie. Mi sembra giunto il tempo della sintesi alla quale nessuno si può sottrarre. Una sintesi brutale da adottare nello spogliatoio, in campo e in sala stampa, ma anche negli uffici di Corso Vittorio Emanuele II». L’ad Alessandro Antonello ha assicurato: «La presenza della società ad Appiano è costante, supportiamo tecnico e team».
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