Corriere della Sera

Europa a metà

- Stefano Agresti Matteo Magri

Quella che sembra una partita rischiosa e complicata per via della sconfitta di Bucarest è una passeggiat­a e basta poco più di un quarto d’ora per capirlo: in un tempo così breve la Lazio segna una rete (Immobile su cross di Lulic) e crea altre 7 occasioni da gol pulitissim­e, fallite soprattutt­o per precipitaz­ione e smania. Il punteggio si amplia comunque, quasi inevitabil­mente: Bastos di testa, Immobile in penetrazio­ne, Felipe Anderson da fuori, ancora il centravant­i in contropied­e. In certi momenti sembra che la Lazio stia facendo uno di quegli allenament­i chiamati «undici contro zero»: i romeni in campo non ci sono. Immobile però non ha pietà e mette altre tre perle alla sua stagione, aggiungend­ole alle due di lunedì contro il Verona: la sua corsa è ripartita a mille, com’era fino alla sosta, e lo ha portato a toccare addirittur­a quota 31. E Felipe Anderson, l’ex ribelle, fa anche due assist e alla fine abbraccia Inzaghi.

La Lazio insomma incassa un tesoro di buon umore, ottimismo, fiducia: quello che serve in attesa di questa settimana di fuoco con la trasferta di Reggio Emilia (Sassuolo), il ritorno di Coppa Italia con il Milan, la rivincita con la Juve già battuta due volte in stagione. L’importante è che nessuno si illuda sulla valenza tecnica di questo test. Certamente non lo farà Inzaghi, il quale avrà visto i suoi faticare molto di più a trovare spazi nella difesa della Primavera nelle amichevoli in famiglia, che in quella della Steaua. della qualificaz­ione a Bergamo. Il colpo del k.o. arriva sulla testa di Cristante, ma spreca da due passi il tracciante di Gomez. Gli ultimi 20 minuti del primo tempo sono per i tedeschi: tiro di Schurrle deviato da Berisha e gol annullato (giustament­e) a Gotze.

Gomez dopo un minuto della ripresa arriva in ritardo di un soffio sul tiro cross di Freuler. Tocca a Ilicic poi mandare a lato un tiro comodo dai 20 metri. Ogni lancio oltre la metà campo, con i tedeschi in avanti per cercare di recuperare, diventa una potenziale occasione. Come il destro di Caldara, rimpallato in corner. L’atalanta si schiaccia, ma le occasioni migliori sono le sue. Ilicic va via nell’uno contro uno ma il suo sinistro sfiora solo il palo. Quello di Batshuayi, al 75’, invece, trova le braccia di Berisha. Cristante galoppa sulla destra, palla dentro al Papu che solo davanti al portiere lo centra in pieno: è il segnale di una beffa in agguato. Basta aspettare. Atalanta e Borussia sembrano due pugili che se le suonano su un ring. Prima Schurrle chiama al miracolo Berisha. Poi il colpo del k.o: lo dà Schmelzer sfruttando una papera di Berisha. Troppo tardi per recuperare e i sogni continenta­li dell’atalanta si sciolgono sotto la pioggia.

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