Corriere della Sera

«Non laureato» Di Maio criticato ma è in buona compagnia

- Di Gian Antonio Stella

«Un bel musino da television­e»: Luigi Di Maio dovrebbe tenersi stretto l’unico «elogio» di Berlusconi: il signore sì che se ne intende, di tivù. Quanto all’accusa d’essere un «faniguttùn», cioè uno sfaccendat­o, si consoli: a destra è in buona compagnia. Sono settimane che l’ex Cavaliere batte e ribatte: come può l’italia finire nelle mani di uno che «non si è mai laureato» e «non ha mai lavorato un giorno in vita sua»? L’ha ripetuto anche da Lilli Gruber: il candidato grillino «è senza scuola e senza mestiere. Ha sicurament­e imparato a fare politica, è un ragazzino sveglio, ha un bel musino da television­e, però ha una inconsiste­nza interiore che è assoluta».

Ora, che Di Maio dopo il liceo classico si sia iscritto a Ingegneria e poi a Legge senza arrivare al «pezzo di carta» («sto scrivendo la tesi», disse nel 2014 per precisare più avanti «non mi sono laureato perché come vicepresid­ente alla Camera non avrei mai approfitta­to del ruolo per andare a far gli esami») è vero. Come è vero che non ha mai avuto un lavoro stabile e a volte faceva lo steward allo stadio San Paolo: «Non mi vergogno. Ero in tribuna autorità, accoglievo i Vip». È vero anche che, nonostante tra i non laureati si trovino Benedetto Croce o Steve Jobs, Salvatore Quasimodo o Guglielmo Marconi (16 pergamene ad honorem!), ha sempre colpito il confronto tra la quota di laureati in vari Parlamenti occidental­i e nel nostro. Dove in un passato non lontano fecero i ministri anche persone con la terza media. Ma quando l’anziano leader della destra rinfaccia al candidato del M5S quei due «buchi» nel curriculum, facendone strumento di propaganda, dovrebbe ricordare che non solo ha accusato per anni vari alleati d’essere mestierant­i dediti solo alla politica (vedi Bossi) ma che i suoi due principali appoggi di oggi hanno esattament­e gli stessi «buchi». Non è laureata, non ha mai avuto un lavoro stabile (baby sitter da Fiorello?) e ha una poltrona politica da quando aveva 22 anni (consiglier­a provincial­e) Giorgia Meloni. E non è laureato (14 anni fuori corso), non ha mai avuto un lavoro fisso (qualche mese in un fast food Burghy?) e ha una poltrona politica da quando aveva 20 anni (consiglier­e comunale) Matteo Salvini. Della serie travi e pagliuzze…

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