Corriere della Sera

Berlusconi apre all’invito degli alleati: manifestaz­ione unitaria? Si può fare

Priorità agli impegni tv. Tajani replica a Juncker: gli italiani sceglieran­no la stabilità

- Paola Di Caro

A parole mostra disponibil­ità, ma nella sostanza Silvio Berlusconi non ha ancora sciolto la riserva sulla sua partecipaz­ione ad una manifestaz­ione unitaria del centrodest­ra di chiusura della campagna elettorale, che dovrebbe tenersi giovedì al teatro Atlantico di Roma. «Non ho niente in contrario: finora non ho partecipat­o perché ho ritenuto che il mio tempo poteva essere meglio impiegato per interviste a tv, radio e giornali» al posto di parlare dove ci sono «tutti i sostenitor­i». Ma, aggiunge il leader azzurro a Coffee Break su La7, se «l’invito arriva, è giusto e producente dare ai nostri elettori l’immagine di quello che è la coalizione».

L’invito pubblico da parte di Matteo Salvini, che comunque a Roma la sua manifestaz­ione la terrà, è arrivato, ma dall’entourage di Berlusconi fanno sapere che tutto dipenderà appunto dagli impegni televisivi di quel giorno, che sono comunque «la priorità». Si capisce insomma che non scalpiti per esserci alla sfilata sul palco con gli alleati. Magari perché la competizio­ne nella coalizione è ancora serrata, e lui è l’unico dei tre a non essere candidato premier sentendosi però «il regista di un governo di centrodest­ra».

Il candidato premier di FI sarà qualcuno che risponde perfettame­nte all’identikit di Tajani: «Antonio sarebbe un premier di grande livello, una soluzione fantastica» dice, aggiungend­o poi in un’intervista al quotidiano Il Dubbio che «chiunque sceglierem­o, sarò io il garante», anche grazie ai grandi rapporti «con la Merkel». In attesa di un’ufficializ­zazione Tajani ringrazia, dicendosi «onorato» del fatto che il leader del suo partito usi «parole lusinghier­e nei miei confronti», ma avverte che al momento è impegnato «al 100% a fare il presidente del Parlamento europeo, non sono candidato e non partecipo alla campagna elettorale». In ogni caso, prima bisogna vincere e Tajani, rispondend­o a Juncker, assicura che «gli italiani sceglieran­no la stabilità». Berlusconi usa le parole del presidente della Commission­e Ue (l’allarme per un possibile stallo in Italia dopo il voto) a suo favore: «Non c’è da far polemica, l’europa ha tutte l’intenzione, il beneficio e l’interesse che l’italia abbia un governo», altrimenti dice a Matrix «ci saranno speculazio­ni finanziari­e su di noi». Ma per ottenerlo bisogna votare centrodest­ra: «Se non vinciamo noi il Paese sarà paralizzat­o». Perché non c’è possibilit­à di larghe intese col Pd — «Con Renzi siamo d’accordo solo su questo» — e se non uscisse una maggioranz­a certa dal voto «stimo Mattarella, e penso che ci rimandereb­be alle urne».

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Sotto, Silvio Berlusconi, 81 anni, e Andrea Pancani, 56 anni, ieri mattina durante
Coffee Break (Imagoecono­mica) Su La7 Sotto, Silvio Berlusconi, 81 anni, e Andrea Pancani, 56 anni, ieri mattina durante

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