Annuncio Usa: l’ambasciata a Gerusalemme il 14 maggio
Il 14 maggio del 1948 Harry Truman firmò l’atto ufficiale che sanciva il riconoscimento dello Stato d’israele. Settant’anni e dodici presidenti americani dopo, Trump sceglie lo stesso giorno per spostare l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Il trasloco non è ancora quello definitivo. Per aprire gli uffici in coincidenza con la festa dell’indipendenza celebrata dagli israeliani la sede sarà ospitata negli uffici già esistenti che ora si occupano di burocrazia consolare. Gli spazi sono ridotti, così all’inizio dalla spiaggia di Tel Aviv alle colline di Gerusalemme saliranno solo l’ambasciatore David Friedman e un piccolo gruppo di assistenti.
Meno di tre mesi fa Trump ha annunciato il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’israele. Adesso — rivela l’associated Press — sta valutando se accettare l’offerta di Sheldon Adelson: vuole sborsare parte dei miliardi accumulati con i casinò a Las Vegas per contribuire alla costruzione della nuova ambasciata. Sarebbe la prima volta che il governo permette a privati cittadini di coprire in parte i costi per un edificio pubblico. Nel caso di Adelson, patrocinatore del premier Netanyahu, aggiungerebbe ulteriore peso politico alla decisione di muovere l’ambasciata. Il resto della comunità internazionale considera lo status di Gerusalemme ancora da definire in un eventuale accordo di pace con i palestinesi che sognano di dichiarare i quartieri arabi come loro capitale.