Corriere della Sera

Cene e affari in India ma Don jr rinuncia al discorso da statista

- Danilo Taino @danilotain­o © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Questa volta, gli immobili dei Trump hanno fatto ombra alla geopolitic­a dei Trump. Donald junior, il figlio più vecchio del presidente degli Stati Uniti, sta visitando l’india per promuovere investimen­ti fatti dal gruppo di Real Estate del padre. Ieri sera, approfitta­ndo del tour commercial­e tra Bombay, Calcutta, Pune e Delhi, doveva tenere un discorso al Global Business Summit in corso nella capitale indiana, appena prima che prendesse la parola Narendra Modi.

Il tema dell’intervento, però, era così rilevante dal punto di vista strategico — la nascita di un’alleanza indo-pacifica tra America, Giappone, Australia e India — che Donald jr ha dovuto rinunciare a farlo: troppo palesi il conflitto d’interessi e il mix tra affari e politica.

Quando in un Paese arriva un Trump è sempre una notizia rilevante. In questo caso, in più, il giovane vicepresid­ente della Trump Organizati­on (40 anni) è stato accompagna­to da manifesti che invitano a comprare appartamen­ti e uffici nelle torri costruite in numerose città indiane e inviti a cena con Donald jr stesso per acquirenti effettivi e potenziali. Il presidente americano si è impegnato a non prendere nuove iniziative d’affari che portino il suo nome fino a quando rimarrà alla Casa Bianca. I cinque progetti immobiliar­i indiani erano però iniziati prima della sua elezione e ora il figlio sta cercando di venderli, non poco aiutato dal brand Trump che campeggia ovunque sui manifesti: qualcosa che ha sollevato scetticism­o negli Stati Uniti e in India.

Le accuse più forti, però, si sono avute quando si è saputo del discorso ai duemila businessme­n e politici riuniti a Delhi, presidente Modi e ministri compresi. Originaria­mente, il tema avrebbe dovuto essere «Ridisegnar­e i legami indo-pacifici: la nuova era di collaboraz­ione». Si tratta di un tema che sta prendendo sempre più spazio nei dibattiti di Washington e nelle strategie dell’amministra­zione. L’idea di base, ancora poco delineata ma potenzialm­ente interessan­te, è quella di creare una partnershi­p politica ed economica tra i maggiori Paesi democratic­i che si affacciano sul bacino indo-pacifico: Stati Uniti, Giappone, Australia e India all’inizio, in prospettiv­a altri a cominciare dalla Corea del Sud e Singapore.

Una proposta avanzata per primo dal premier giapponese Shinzo Abe e pare poi parecchio discussa al dipartimen­to di Stato, fatta propria dalla Casa Bianca e rinominata «Free and Open Indo-pacific».

Da quello che si è capito finora, si tratterebb­e di una cooperazio­ne fatta di dichiarazi­oni e di impegni di alleanza reciproci ma anche di passi più concreti. Per un verso, accordi commercial­i bilaterali «di qualità» tra il quartetto – definito da Washington «Quadrilate­ral Security Dialogue», o Quad: in una logica che corrispond­e al pensiero anti-multilater­ale del presidente Trump. Per un altro, l’avvio di progetti infrastrut­turali in grado di controbila­nciare almeno in parte l’ormai avviata e massiccia iniziativa Belt and Road cinese che creerà reti logistiche tra Asia ed Europa. Di base, qualcosa per contenere la crescente influenza di Pechino nella regione.

Un’idea ancora ai primi passi, difficile da realizzare, soprattutt­o dopo lo scarso successo della strategia di «Pivot to Asia» di Barack Obama e il ritiro dal trattato commercial­e del Pacifico, Tpp, effettuato da Trump.

Donald jr, in India in veste di privato cittadino americano, avrebbe dovuto parlare di questo al forum di Delhi. Un po’ troppo per un immobiliar­ista e soprattutt­o un accavallam­ento di affari e politica che il figlio del presidente non ha potuto permetters­i.

Alla fine, il discorso è stato annullato e sostituito da un’intervista pubblica di un quarto d’ora. «Per il business, l’india è un partner naturale più della Cina», ha detto.

d Adoro i media indiani, sono così tranquilli e gentili

d Per il business l’india è un partner naturale anche più della Cina

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(Ap) Visita Donald Trump jr, 40 anni, ad un evento alla Trump Tower di Mumbai

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