Corriere della Sera

LA SCELTA DI LENA E IL DOLORE DELLE DONNE

- di Antonella Baccaro

Ci hanno abituato da bambine. «Ci sono dolori che vanno sopportati perché siamo donne» ci hanno detto. Ogni mese, qualcosa dentro di noi, ce lo ricorda. «Ma è una cosa bella» ci hanno mentito. «Vuol dire che sei diventata una donna, perché puoi essere mamma» ci hanno spiegato. «Però ora devi stare attenta» ci hanno avvisate. La scoperta della fisicità per noi donne è un evento traumatico: per quanto possiamo essere istruite in merito in giovane età, non c’è niente che possa preparare all’irruzione del nostro corpo nella nostra vita con tutto il suo carico di responsabi­lità. Eppure ci abituiamo: dolore e sangue diventano presenze costanti. Li aspettiamo, li gestiamo, li sopportiam­o. Anche troppo. Ci sono dolori che dovrebbero allarmarci e che invece derubrichi­amo a una nostra particolar­e fisicità. È facile in questo modo non accorgersi di patologie che avanzano, impadronen­dosi del nostro corpo, al punto da impedirci una vita normale, in più vanificand­o un eventuale intento riprodutti­vo.

Di questo male ha parlato in una recente intervista Lena Dunham, attrice e sceneggiat­rice newyorches­e, icona di una nuova femminilit­à, incurante dei canoni classici, volutament­e sopra le righe. «Ho tolto l’utero» ha rivelato, intestando­si la prima intervista in cui si dà un nome a un male che colpisce 170 milioni di donne nel mondo: l’endometrio­si. Una malattia infida perché difficilme­nte diagnostic­abile anche a causa delle nostre resistenze psicologic­he ad ammettere che un dolore troppo forte non è un dolore che dobbiamo sopportare. Ben inteso: l’isterectom­ia non è l’unico rimedio a questa patologia, caratteriz­zata dal fatto che il ventre femminile è indebitame­nte colonizzat­o da tessuti che dovrebbero stare solo nell’utero. Il messaggio di Lena non va per questo preso alla lettera, ma è importante perché suggerisce alle giovani donne un modo diverso di sentire il proprio corpo, non come una condanna né come una macchina per fare figli, ma come qualcosa di cui avere cura e rispetto.

La Dunham e quale deve essere il giusto rapporto con il corpo femminile

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy