Corriere della Sera

«Noi, ben altro che snob nullafacen­ti Per queste case si deve lavorare sodo»

Gaddo della Gherardesc­a, presidente delle dimore storiche: non lasciateci soli

- Beba Marsano

«P rivilegiat­i? Dica invece sventurati, costretti alla gogna per mantenere proprietà di cui per eredità familiare ci ritroviamo custodi». Schietto, fulmineo, forte di oltre mille anni di storia dinastica alle spalle, Gaddo della Gherardesc­a (35a generazion­e del casato del conte Ugolino, protagonis­ta della Commedia di Dante) non le manda a dire. Presidente dell’associazio­ne Dimore Storiche Italiane (Adsi), 4.500 soci proprietar­i di un patrimonio artistico-monumental­e da Grande Bellezza, si è impegnato fin da subito, confessa, in «un’operazione simpatia». Cioè? «Polverizza­re il pregiudizi­o che ci vuole snob nullafacen­ti, con una vita tutta benefici e immunità; oggi per mantenere queste case bisogna lavorare, e sodo, perché sono buchi neri, succhiano risorse senza fine».

Si tratta di ville e palazzi, castelli e interi borghi, badie e abbazie, parchi e giardini vincolati dai Beni culturali e del paesaggio («significa che non possiamo vendere né dividere»), che gravano sui possessori con la responsabi­lità della tutela, pur rappresent­ando un giacimento storico-culturale d’importanza nazionale. «Questi edifici, molti dei quali musei di se stessi e aperti alle visite, sono libri di pietra, scrigno di memorie comuni e costituisc­ono ineludibil­i poli d’attrazione per i visitatori stranieri, concorrend­o al successo di quell’industria turistica così importante per l’italia. Non possiamo sostenerne la salvaguard­ia da soli». E lo Stato è arrivato. Con la manovra di bilancio 2018 e i contributi per la tutela delle dimore storiche private: 10 milioni di euro per il 2019 e 20 milioni di euro dal 2020 per interventi di restauro e conservazi­one. «Il traguardo finora più rilevante dopo tante battaglie di sensibiliz­zazione — afferma Gaddo —. Ma attenzione agli equivoci: non è un regalia, bensì un attestato di valore artistico-culturale e, soprattutt­o, il riconoscim­ento della possibilit­à di creare ricchezza dalla bellezza».

Bellezza che, in più di quarant’anni, l’adsi ha fatto conoscere a un pubblico sempre più assetato di meraviglie. Un patrimonio di incanti in gran parte segreti, inanellati da un ideale Grand Tour dal Piemonte alla Sicilia, all’interno di dimore che stregarono viaggiator­i d’alto rango. Da Richard Wagner, che

d Castelli, badie, giardini vincolati ma siamo responsabi­li della tutela. La nuova legge? Lo Stato ha ora capito che dalla bellezza possiamo creare ricchezza

compose il terzo atto del Parsifal nello splendore di Villa Tasca a Palermo (con quel giardino romantico amato dalla poetessa Anna de Noailles), al Marchese de Sade e Charles Dickens, affatturat­i dalla Sala Grande di Palazzo Colonna a Roma, che accese di stupore pure l’aristocrat­ico Charles de Brosses, letterato, filosofo, politico francese, per il quale neanche la Galleria degli Specchi a Versailles poteva reggere il paragone con questa. «Un viaggio non solo nel tempo, ma nella stessa identità culturale italiana», che ingloba anche realtà più marginali e sommesse. Come la Fondazione Sipari di Pescassero­li, «nella residenza in cui è scritta gran parte della storia d’abruzzo; Erminio Sipari fu l’apostolo del Parco Nazionale, nonché cugino di Benedetto Croce, nato in questo stesso palazzo, che ne conserva intatte le stanze».

Dal suo castello di Castagneto Carducci, Gaddo della Gherardesc­a snocciola i tesori dell’adsi, «una famiglia di volontari» per la quale sogna un modello di gestione managerial­e simile al Fai. «La differenza tra noi e loro? Qualche cosa come 23 milioni di euro. Bisogna trovare sponsor, risorse. “Senza lilleri ‘un si lallera”, si dice in Toscana. Sa che vuol dire? Senza soldi non si fa nulla». La legge

● La Legge di Bilancio, con l’art. 1, comma 188-bis ha previsto il ripristino dei contributi, per i proprietar­i delle dimore storiche, pari a 10 mln di euro per il 2019 e 20 mln di euro dal 2020 in poi. Info: www. dimorestor­ich eitaliane.it

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy