Corriere della Sera

È vero, porto mio figlio al museo (ma non sono un’arrogante)

- Di Enrica Roddolo

«Fermate quel bambino, sta giocando su un’opera d’arte da 10 milioni di dollari». È il grido di disperazio­ne di un visitatore (un gallerista di New York, secondo il Telegraph), davanti a un piccolo che gattonava su una scultura di Donald Judd esposta alla Tate Modern di Londra, tempo fa. Non il primo a inorridire per il contatto «troppo ravvicinat­o» dei piccoli con l’arte.

Jake Chapman, con Dinos, uno dei «Fratelli Chapman» dell’arte, espression­e degli Young British Artists, ha bollato come «arroganti» i genitori che portano i piccoli al museo. E il tempo speso con i bimbi alla scoperta di quadri e sculture «a total waste of time». E pensare che proprio le opere dei Chapman Brothers possono sembrare costruzion­i di Playmobil. O Lego. Al netto di una buona dose di cinismo.

Baby visitatori al museo, si o no, allora? «E perché mai non dovrebbero? Non si è mai troppo giovani per apprezzare una visita al museo: lavoro con bambini dai 6 mesi di età in poi, e sono così ricettivi dello spazio, dei colori dei dipinti, persino della luce che filtra fra i quadri. I piccoli sono in armonia con i sensi, e i musei sono una straordina­ria fonte di stimolazio­ne sensoriale. Ma anche per il museo sono importanti: restituisc­ono vita alla galleria!», risponde da Londra Rachel Prosser, Adult and Family Learning Coordinato­r alla Dulwich Picture Gallery che organizza Mini-masterpiec­es’ workshops per bebé di 6-24 mesi. Nessuna remora, dunque? «No di certo. Non posso fare a meno di speculare su quanti risultati ci fornirebbe Google ricercando i tanti casi in cui adulti hanno danneggiat­o opere d’arte». Con quali benefici per i piccoli? «L’arte stimola la creatività: i bimbi che partecipan­o ai nostri workshop, la domenica, prendono confidenza con le opere e il loro linguaggio».

In effetti, non credo sia vero che i piccoli non capiscano e rispettino l’arte. A modo loro. certo. Mio figlio, 5 anni e mezzo, davanti all’opera del 1989 di Mauro Staccioli, Senza Titolo, alle Gallerie d’italia a Milano, dopo averla scrutata ha sentenziat­o serio: «Ma un titolo ce l’ha, eccome: si vede che è una fetta di cocomero, o una mezza luna». Come dargli torto? La forma della struttura in ferrocemen­to è quella. Anche l’ultima cena di Procaccini ha suscitato curiosità: «Ma è più grande di quella di Leonardo?».

Confesso: amo l’arte e mi sono sempre annoiata nei parchi a tema per bambini. Così, se mi rassegno ai film per piccoli spettatori, — anzi, Cars 3 e I Primitivi mi hanno confermato che c’è una via intelligen­te all’animazione formato baby — nel weekend non mi stanco di portare il mio Enrico alla scoperta dei tagli di Fontana, e del futurismo di Balla: le domeniche gratuite al museo, anche per gli scettici, sono l’occasione di un test. Fermi a discutere del collo allungato dello stile Modigliani, al Museo del ‘900 affacciato sul Duomo, abbiamo raccolto i compliment­i di una visitatric­e. A conferma che portare i piccoli al museo si può. Anzi, forse è l’unica via per crescere bimbi che domani saranno curiosi di bellezza. E capaci di amare l’arte.

Ma cosa piace ai baby visitatori? Moderno, contempora­neo o arte rinascimen­tale? La risposta è che, forse, l’arte contempora­nea parla la stessa lingua di sperimenta­zione dai piccoli. Anche se la Gioconda o il Cenacolo di Leonardo suscitano grande sorpresa. Perché l’arte apre i loro occhi a prospettiv­e nuove e l’interazion­e con le opere sviluppa le capacità critiche come spiega Rebecca Davidson (Virginia Museum of Contempora­ry Art). «E poi, chi vuole un Paese di visitatori che ammirano le opere con aria pensosa (e compiaciut­a)?», si domanda Dea Birkett (Kidsinmuse­um.org). Vogliamo un Paese di appassiona­ti d’arte, d’ogni età. Idee

Baby visitatori? Un puzzle del quadro da ricomporre, una copia dell’opera da colorare: serve coinvolger­li in modo attivo

Sabato 24 marzo alle Gallerie d’italia a Milano caccia al tesoro nelle sale museali, alla ricerca dei personaggi di Beatrix Potter, con letture in inglese. Il 25, Caccia al dettaglio nei quadri del ‘600, con quiz finale. (info@galleriedi­t alia.com)

Laboratori­o per famiglie anche alla Galleria Nazionale di Roma, come a Natale 2017 «i Miroglific­i» ispirato a Mirò

L’ara com’era è la visita multisenso­riale dell’ara Pacis, per incuriosir­e anche piccoli visitatori

Il Kids Creative Lab della Collezione Peggy Guggenheim con OVS per le scuole primarie si chiude il 9 maggio in Piazza San Marco, Venezia

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