Tim, su Persidera avanti con F2i e Raiway E spunta un’altra offerta
Tim ha scelto di trattare con F2i e Raiway per la cessione di Persidera, la società controllata al 70% che possiede cinque multiplex per la tv digitale, lasciando però la porta aperta ad altre possibili offerte. Il consiglio, riunito ieri per esaminare la proposta avanzata dal fondo infrastrutturale in cordata con la società delle antenne di Stato, ha dato mandato all’amministratore delegato Amos Genish per finalizzare l’operazione, riservandosi tuttavia la possibilità di accettare altre offerte vincolanti che dovessero arrivare nel corso del negoziato.
Una, a sorpresa, è arrivata ieri sul tavolo del board dal fondo americano I Squared Capital. Un’offerta non sollecitata e non vincolante, soggetta a due diligence, che a quanto è filtrato valutava Persidera 290-300 milioni, quindi più di quanto offerto dal tandem F2i-raiway che giovedì ha ritoccato a 250 milioni la propria proposta. Il board, che si è espresso a maggioranza, ha preferito tuttavia aprire subito le trattative con chi ha presentato un impegno vincolante. Anche perché il dossier non può essere tenuto aperto a lungo. La vendita è stata imposta dall’antitrust Ue come condizione perché Vivendi possa detenere il controllo di Tim, ed entro mercoledì prossimo il gruppo francese deve dire a Bruxelles come intende procedere. Poiché l’impegno l’ha preso Vivendi ma ricade su Tim, per l’approvazione è stata seguita la procedura prevista per le operazioni con parti correlate «rafforzata». L’esito è stato quello di far emergere la contrarietà dei consiglieri indipendenti non indicati da Vivendi, e quindi la delibera è stata assunta dal board a maggioranza. Board che, sempre a maggioranza, ha stabilito che la quota in Persidera non rappresenta un asset strategico per Tim. La procedura seguita, ha chiarito Tim in una nota, ha coinvolto anche il Comitato per il controllo e i rischi,con un parere «reso a maggioranza dei suoi componenti».
La decisione di lasciare al consiglio la possibilità di accettare altre offerte vincolanti che dovessero arrivare nei prossimi giorni crea certamente un certo margine per negoziare con F2i e Raiway un prezzo più alto. La cifra di 250 milioni messi sul tavolo dalla cordata rischia infatti di non soddisfare le richiesta dell’altro socio di Persidera, il gruppo Gedi della famiglia De Benedetti, che ha il 30% della società dei multiplex in carico a circa 100 milioni di euro e non vuole vendere in perdita. Gedi può bloccare la cessione, creando non pochi problemi a Vivendi, che su Tim ha già diversi grattacapi da risolvere. Ma per evitare un veto la vendita dovrebbe avvenire a un prezzo minimo di 350 milioni. Tim non ha invece questo problema poiché ha svalutato in bilancio il valore del suo 70% di Persidera portandolo a 137 milioni.