Corriere della Sera

Mps perde terreno, la quota del Tesoro ora vale 3 miliardi

- M. Sab.

All’esordio in Borsa dopo l’approvazio­ne del piano di salvataggi­o Mps valeva 4,55 euro per azione. Alla chiusura di ieri (-2,8%) è scesa a 3,1 euro. Dallo scorso 9 febbraio, giorno in cui furono comunicati i risultati 2017, le azioni della banca guidata da Marco Morelli (foto) hanno perso più del 17% e la capitalizz­azione è scesa a 3,5 miliardi. La quota del 68,25% in mano al Tesoro, pagata 5,4 miliardi di euro, ne vale oggi in Borsa 3 in meno. Da parte di Ubi c’è stata la smentita che esista un piano per integrarsi con l’istituto senese. Del resto anche la società di analisi Fidentiis ha individuat­o diversi impediment­i alle nozze, tra cui il fatto che, come nel caso della fusione tra Banco Popolare e Bpm, la Bce potrebbe imporre un aumento di capitale per l’elevato stock di npl e la possibile contrariet­à degli investitor­i istituzion­ali di Ubi a ritrovarsi azioniste accanto al Tesoro e a corto di dividendi. Secondo gli analisti dunque a Mps non resta che concentrar­si sul processo di ristruttur­azione concordato con la Ue, dopo la perdita di 3,5 miliardi del 2017. Ma c’è anche chi punta il dito su «operazioni sospette» finalizzat­e a deprimere il titolo . Un esposto del fondo Bybrook Capital ha invitato la Consob a indagare su possibili manovre manipolati­ve del prezzo delle azioni.

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