Corriere della Sera

Azzurra Tenera di Sacchetti cresce, si diverte e vince

La Nazionale di basket stende l’olanda nelle qualificaz­ioni mondiali, protagonis­ta il milanese Abass

- DAL NOSTRO INVIATO Roberto De Ponti

TREVISO Magari non saranno avversarie irresistib­ili, la Romania, la Croazia di scorta e l’olanda, ma intanto l’italia di Meo Sacchetti continua a marciare a punteggio pieno nella prima fase delle qualificaz­ioni mondiali, cosa che appena tre mesi fa era tutto tranne che scontata. Azzurra Tenera cresce in consapevol­ezza, motivazion­i e intensità, sia in attacco sia in difesa, giocando esattament­e come chiede il c.t.: divertendo­si.

Non è un caso che nel quintetto che schianta fin dalla palla a due l’olanda ci siano i due milanesi imbruttiti, Awudu Abass e Dada Pascolo: in particolar­e Abass, che lontano dalle tristezze dell’olimpia ritrova canestri e personalit­à. Dice: gli avversari qui sono un’altra cosa, è vero, però la fiducia si sente, e si vede, Abass chiuderà la partita con 13 punti e tanta sicurezza. C’è anche Burns, una garanzia, e ci sono Della Valle e Luca Vitali nella squadra che vola subito sul 16-4. Ma soprattutt­o c’è l’italia: in 7 minuti Sacchetti ha già alternato dieci giocatori, e da tutti ottiene risposte: da Flaccadori, che mette piede in campo e infila subito due triple, da Biligha, che ci mette energia e atleticità. E i 5.300 del Palaverde, che all’inizio dell’ultimo quarto intonano l’inno di Mameli, dimentican­o volentieri che tra gli azzurri non ci sono gli assenti seriali (gli americani Belinelli e Gallinari, gli «europei» Melli, Datome e Hackett) e gli infortunat­i recenti (Ale Gentile e Aradori): palazzo strapieno, Italia vincente, che cosa chiedere di più?

Il paradosso è che la squadra di Sacchetti non assomiglia poi tanto a una squadra di Sacchetti: a tenere alta la bandiera del corri & tira ci sono solo i riccioloni di Amedeo Della Valle (22 punti alla fine per lui) e in parte Flaccadori e Fontecchio, mentre i ritmi sono quelli che sceglie il capitano Vitali. Ma soprattutt­o è la prova difensiva collettiva, almeno nel primo tempo, tutta pressione e cambi sistematic­i, a fare la differenza. Solo nel secondo quarto gli azzurri hanno un passaggio a vuoto, poi il vantaggio si stabilizza sui 18-20 punti fino all’80-62 finale. Particolar­e da non sottovalut­are: nelle tre partite della gestione Sacchetti gli azzurri tiri liberi sbagliati in tre partite della gestione Meo Sacchetti, il c.t. della Nazionale: un particolar­e tecnico che denota precisione ma anche concentraz­ione e testa libera degli azzurri hanno sbagliato appena 4 tiri liberi, due contro la Croazia a partita già chiusa (con sorridente arrabbiatu­ra di papà Meo con il figlio Brian, autore del misfatto) e due ieri (su 26 tirati). Un segno di come la testa dei giocatori sia libera da pressioni.

Chiusa la pratica Olanda, l’italia tornerà in campo lunedì a Cluj contro la Romania, che ieri è andata a vincere in Croazia: un successo blinderebb­e la qualificaz­ione alla fase successiva, senza dimenticar­e che le squadre si porteranno nella seconda fase i punti conquistat­i nella prima. Ma non è un problema degli azzurri: al momento l’importante, per loro è divertirsi. Non disturbate­li.

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Ritrovato Awudu Abass, 25 anni

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