Corriere della Sera

«Sostenere Di Maio? La vedo dura»

Il leader di Liberi e Uguali: noi combattere­mo, c’è una enorme questione morale

- di Monica Guerzoni

«Noi siamo coerenti con i principi della sinistra, il Pd li ha traditi». Pietro Grasso, leader di Liberi e uguali, in una intervista con il Corriere spiega che la sua forza politica difficilme­nte potrebbe sostenere un governo M5S: «Ai nostri valori non rinunciamo. Gentiloni? Da lui politiche in continuità con Renzi».

«Ho anche cantato “Bella ciao”».

Presidente Pietro Grasso, era al corteo antifascis­ta con il Pd, ma alle urne arrivate divisi. Non le dispiace?

«L’antifascis­mo è un valore comune tra Liberi e uguali e Pd, che va ben oltre il centrosini­stra. La divisione è sulle politiche degli ultimi anni. Noi siamo coerenti con i princìpi della sinistra, mentre il Pd li ha traditi».

Avete rinunciato a lottare uniti contro le destre per rancori personali?

«No, non c’è odio e non ci sono problemi personali. A Londra ho visto Corbyn e ci siamo trovati d’accordo su lavoro, sanità, casa, diritto allo studio. Per contrastar­e la destra è necessario che la sinistra faccia cose di sinistra, non scelte che vanno verso lidi di destra. Riforme come il Jobs act e la buona scuola hanno tradito la sinistra, mentre il leader laburista in Gran Bretagna ha fatto perdere consensi alla destra».

Mai al governo con il Pd?

«Nel programma e nelle parole di Renzi non c’è autocritic­a. E dire che bastava un segnale. Abbiamo chiesto di reintrodur­re l’articolo 18 e di eliminare i superticke­t sanitari, ma niente. Da Nicola Zingaretti invece i segnali su mobilità, sanità e lavoro li abbiamo avuti, quindi lo sosteniamo, senza pregiudizi­ali».

Zingaretti sarà l’uomo del dialogo tra voi e il Pd?

«Alle Regionali certamente, poi si vedrà».

Sosterrebb­e un bis di Gentiloni?

«Ha portato uno stile diverso, ha dato serenità al Paese e ai rapporti con i partiti. Ma le politiche sono state in piena continuità con quelle di Renzi, basti ricordare le otto fiducie sulla legge elettorale o il mancato voto di fiducia sullo ius soli. Se poi le politiche dovessero cambiare...».

Un governo con il M5S potrebbe mai avere i voti di Liberi e uguali?

«La vedo difficile, noi ai nostri princìpi e valori non siamo disposti a rinunciare. Ma lei ha capito cosa pensano i Cinque Stelle su Europa, immigrazio­ne, diritti civili? Cambiano sempre idea e su troppi temi guardano a destra».

Lei vorrebbe al governo Boldrini, ma non Bersani e D’alema. Perché?

«Questo gioco lo lasciamo fare a Di Maio, che va a presentars­i al Quirinale e viene ricevuto dal segretario generale. Non è una cosa seria, ma una forma di propaganda. Che senso ha? I tempi della Costituzio­ne devono essere rispettati, non si può fare campagna coinvolgen­do così pesantemen­te il ruolo prezioso e delicato del Quirinale».

Concorda con D’alema, che ha aperto al governo del presidente?

«Se lo scopo fosse cambiare la legge elettorale saremmo responsabi­li, perché siamo una sinistra di governo».

La preoccupa tutta questa violenza in vista del voto?

«Mi preoccupa che ci siano forze che si ispirano al fascismo e inneggiano all’odio razziale, prosperand­o sul disagio e cavalcando le paure. Un atteggiame­nto irresponsa­bile e, in alcuni casi, fuori dalla Costituzio­ne. L’antifascis­mo è un valore che non può essere sporcato da atti violenti e la violenza va condannata, sempre. La manifestaz­ione di Roma è stata una grande lezione di democrazia».

La questione morale è un tema impopolare?

«C’è un’enorme questione morale e Leu la combatterà, in Parlamento e nel Paese. Per me è un tema centrale, le nostre sono liste pulite. Siamo gli unici ad aver parlato di mafia, corruzione, evasione fiscale. Lunedì a Napoli lo ribadirò con forza, il costo dell’illegalità cade tutto sui cittadini. Vedere politici pronti ad accettare mazzette per il traffico di rifiuti in Campania è inaccettab­ile.

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Le accuse Berlusconi, Salvini, Renzi e il candidato M5S? Dietro le loro bugie corruzione e familismo

Ogni giorno emerge un impresenta­bile nelle liste del M5S. Chi vota Cinque Stelle vota anche loro, che faranno gola per ogni inciucio futuro».

Lei sogna un grande partito unico della sinistra. Non c’è il rischio che in Parlamento Mdp e Si si dividano?

«Oggi Speranza, Fratoianni e Civati fanno una manifestaz­ione insieme a Firenze. Siamo insieme perché abbiamo una visione comune del Paese e dal 5 marzo inizierà il percorso per fondare un nuovo partito unico. Non saremo soli».

Leu viaggia ben al di sotto delle due cifre?

«I risultati li vedremo il 5 marzo e saranno una sorpresa. Abbiamo girato tutta l’italia, incontrato migliaia di persone e tanti mi hanno detto “ora so per chi votare”. C’è bisogno di un’autentica forza di sinistra, che si batta per l’uguaglianz­a».

Ha sentito le critiche alla sua capacità di allargare e intercetta­re consenso?

«Berlusconi, Salvini, Renzi e Di Maio vanno in tv a promettere cose mirabolant­i, fomentare cinicament­e le paure, proporre soluzioni irrealizza­bili. Illusioni alimentate da bugie, dietro le quali poi emergono episodi di corruzione, affarismo, familismo».

Lei, invece?

«Io non sono e non sarò mai così. È arrivata l’ora della serietà e della concretezz­a, per questo mi sono impegnato con spirito di servizio. È tempo di ricostruir­e la sinistra, radicale nei contenuti e con una cultura di governo».

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Il presidente del Senato e leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, 73 anni, ieri pomeriggio ha partecipat­o alla manifestaz­ione contro i fascismi promossa dall’anpi nel cuore della Capitale
(Imagoecono­mica) A Roma Il presidente del Senato e leader di Liberi e uguali, Pietro Grasso, 73 anni, ieri pomeriggio ha partecipat­o alla manifestaz­ione contro i fascismi promossa dall’anpi nel cuore della Capitale

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