Corriere della Sera

Churchill e Doris L’amore segreto «al chiaro di luna» con due ritratti

- Paola De Carolis

LONDRA Un’intervista rilasciata nel 1985 e per rispetto mai diffusa conferma, a ottant’anni di distanza, le voci su una storia d’amore extraconiu­gale tra Winston Churchill e un’aristocrat­ica esponente della mondanità inglese, Lady Doris Castleross­e, prozia della modella Cara Delevingne. La notizia è emersa dagli archivi di un collegio di Cambridge al quale il segretario personale dello statista, Sir John Colville, aveva confidato i dettagli di quella che sarebbe stata

Nel 1993, dopo il premio Nobel che ha coronato la sua vita e la sua bibliograf­ia straordina­ria, Toni Morrison ha raccontato il momento nel quale capì che sarebbe diventata una scrittrice. Per un senso di ribellione, e di repulsione: la «violenta repulsione» che la aggredì da bambina, ascoltando una compagna di scuola spiegare come le sarebbe tanto piaciuto l’unica infedeltà di Churchill in 57 anni di matrimonio. «È una storia un po’ scandalosa e alquanto delicata, che non va fatta circolare per diversi anni’», premette sul nastro Sir John, prima di inoltrarsi nei dettagli: «Cominciò tutto una notte in Francia, al chiaro di luna».

Erano gli anni Trenta. Churchill, pur se parlamenta­re, non aveva in quel periodo incarichi politici. La moglie Clementine era via per impegni famigliari così lui si trovò solo in vacanza con un gruppo di conoscenti e lady Doris. Fu una liaison appassiona­ta che tra la Francia e Londra durò quattro anni, un periodo nel corso del quale Churchill, sottolinea Colville, dipinse due ritratti dell’amante.

L’intervista è stata utilizzata come punto di partenza per un documentar­io televisivo, Churchill’s secret affair, che raccoglie anche altre testimonia­nze. «Andava spesso a trovare mia zia nella casa di Berkeley Square», racconta alle telecamere Caroline Delevingne. «Lady Doris dava allo staff il giorno libero affinché nessuno si rendesse conto di chi fosse l’ospite, poi raccontava tutto a mia madre». Quando con l’arrivo della guerra tornò al governo, Churchill mise fine alla storia. Castleross­e si trasferì prima a Venezia e successiva­mente negli Usa. Nel 1942 sfruttò la relazione, nonché uno dei ritratti, per ottenere da Churchill un posto in aereo per tornare a Londra. Si spense poco tempo dopo in una camera dell’albergo Dorchester a causa di un’overdose di sonniferi. Fu Lord Beaverbroo­ke, stretto collaborat­ore di Churchill, a rimuovere dalla stanza un quadro che avrebbe potuto confermare la storia e mettere a repentagli­o la reputazion­e del grande statista.

Stando al documentar­io, l’affaire rimase segreto sino agli anni Cinquanta, quando parte della corrispond­enza dei due amanti arrivò all’attenzione di Clementine che, a detta di Colville, rimase molto sorpresa. «Credeva che Winston le fosse stato sempre fedele», ricorda Colville.

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Storie, film e curiosità sul politico britannico Winston Churchill nella versione online Corriere.it

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