Corriere della Sera

Tregua fallita «Il regime sta usando armi chimiche»

- DAL NOSTRO INVIATO Lorenzo Cremonesi

Torna con forza l’accusa al regime siriano di utilizzare armi chimiche contro i civili e i gruppi ribelli. L’allarme giunge a meno di 24 ore dalla risoluzion­e Onu per il cessate il fuoco di trenta giorni in Siria. Lo lanciano da Ghouta, il quartiere alle porte di Damasco assediato dai soldati di Bashar Assad sostenuti da russi e iraniani. Secondo l’associazio­ne medica siriano-americana, che sostiene alcune strutture sanitarie nel quartiere devastato, e l’osservator­io siriano per i diritti umani sarebbero stati rilevati segnali di intossicam­ento per gas al cloro in 13-16 civili. Inoltre un bambino sarebbe deceduto. Le stesse organizzaz­ioni ripetono che sono notizie che vanno ancora confermate. Non sarebbe la prima volta che l’esercito di Bashar Assad ricorre alle armi chimiche tirate in modo indiscrimi­nato sulle zone dove agiscono i ribelli. Già nel 2013 l’onu aveva confermato l’uso di armi non convenzion­ali da parte del regime ad Aleppo e nella stessa Ghouta. Oltre al cloro in quei casi sarebbe stato usato anche gas Sarin. Il cessate il fuoco appare in ogni caso estremamen­te debole. In una settimana di attacchi su Ghouta sarebbero deceduti circa 530 civili, tra cui 130 bambini. In queste ore sono diminuiti i bombardame­nti convenzion­ali, ma sono in corso offensive di terra contro i gruppi jihadisti asserragli­ati nel quartiere. Da Teheran i comandi militari chiariscon­o che non ci sarà tregua in questa battaglia. Anche da Ankara si specifica che la risoluzion­e Onu non si applica nel caso dell’enclave curda di Afrin nel Nord del Paese.

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