Corriere della Sera

NAPOLI DIVENTA CAPITALE DELL’ANTAGONISM­O E CITTÀ «JOBS ACT FREE»

- Di Marco Demarco @mdemarco55 © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Napoli «derenzizza­ta» era l’atto primo. L’atto secondo è questo: il Comune sarà «Jobs act free». Le aziende partecipat­e assumerann­o con tutte le tutele preesisten­ti alla riforma, come riporta il Corriere del Mezzogiorn­o. È l’ennesima conferma di un radicalism­o vesuviano ormai dilagante. E che attinge a piene mani dalla storia e dalla politica internazio­nale. Maduro, Zapata, Öcalan, Gábor Vona, Rousseau. Sono questi, oggi, i maître à penser più citati in città, diventata di fatto quella in cui meglio si possono cogliere tutte le sfumature dell’antagonism­o: dal rosso «di lotta e mutualisti­co» di Potere al popolo al nero neofascist­a di Forza Nuova; dall’arancione dadaista di de Magistris al giallo pluristell­ato dei grillini. È qui che, dopo Simone Di Stefano di Casapound, è venuto a parlare anche il leader forzanuovi­sta Roberto Fiore. Non a caso lo ha fatto nel piazzale intitolato a Vincenzo Tecchio, uno dei più noti gerarchi fascisti napoletani; lo stesso piazzale che de Magistris ha ora deciso di intitolare all’industrial­e ebreo Giorgio Ascarelli. Proprio quel de Magistris che collaboran­do con Ada Colau, sindaco di Barcellona, e Yanis Varoufakis, futuro alleato alle europee, si era illuso di aver occupato tutto lo spazio antagonist­a disponibil­e. Sbagliato! Napoli è pur sempre la città di Roberto Fico e Luigi Di Maio, un tempo nell’angolo e ora tornati a riprenders­i ciò che avevano lasciato in amministra­zione delegata. Ed è anche la città di Viola Carofalo, la leader di Potere al popolo con l’ambizione di portare comunisti e comunitari in Parlamento: il suo attivismo ha già portato a Napoli Jean Luc Mélenchon, incuriosit­o dal welfare dei centri sociali. Difficile ora definire il punto zero nella genealogia dell’antagonism­o napoletano. Facile è però constatare che a Napoli il Pd non vince un’elezione dal 2006 (Iervolino); la destra conservatr­ice non ha un sindaco da oltre 50 anni (Lauro); e la destra liberale ha una leader «straniera» (la salernitan­a Carfagna). A Napoli il vuoto non si riempie. Si polarizza.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy