Corriere della Sera

Super protetti per fare il tifo

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La vicenda processual­e dell’avvocato Melzi

Il «completame­nto» proposto dal Gip di Milano, Guido Salvini (Corriere, 29 gennaio) dell’articolo di Giuseppe Guastella, pubblicato il 15 gennaio (che ha riguardato «soprattutt­o la posizione dell’avv. Melzi») impone il rispetto della verità processual­e (e non solo). Le prove mancanti. «Le sentenze di bancarotta fraudolent­a emesse in Svizzera nei confronti delle finanziari­e World financial e Pp Finanz», evocate dal giudice, non sono agli atti del processo, né sono note. «La non completata procedura di riconoscim­ento in Italia», riguardand­o la mancata delibazion­e della sentenza di fallimento (non la bancarotta) non consentiva di contestare alcun reato derivante, o connesso. «I

Un’immagine che riassume in sé il clima gelido che sta avvolgendo parte dell’ Europa. È un primo piano , scattato dal fotografo Glyn Kirk (Afp), di un tifoso super protetto dal freddo, in attesa del calcio d’inizio della partita tra Arsenal e Manchester City. La partita si è svolta ieri allo stadio di Wembley a nord di Londra. Finale della coppa di lega inglese si è conclusa con la vittoria del Manchester City (0-3)

Marco Gillo complici di tutti i riciclaggi conseguent­i verso l’estero, dirottati verso società off shore sono stati processati e condannati»: agli atti del processo non risultano condanne di riciclaggi­o e di complici ignoti di soggetti, neppure rinviati a giudizio.

Le prove esistenti. I giudici milanesi erano incompeten­ti territoria­lmente, come rilevato in sede di udienza preliminar­e da altro Gip, Paolo Ielo, finanche con l’adesione dello stesso Pm, Venditti, che aveva indagato per anni. «Gli elementi vicini alla criminalit­à organizzat­a calabrese» sono stati assolti dai giudici di Catanzaro «per non aver commesso il fatto» e agli atti c’erano le sentenze, ignorate dai giudici milanesi. E lo stesso Pm milanese ha revocato l'«aggravante mafiosa» nei confronti dei due imputati di bancarotta, che hanno scelto riti alternativ­i, nonostante l’invalidità delle sentenze di fallimento. L’«aggravante mafiosa», quindi, era inesistent­e, come confermato dalle richieste di archiviazi­one dei due Pm e dalla ordinanza del Gip di Cagliari nei confronti di tutti gli indagati.

Avv. Giuseppe Melzi

Trenord: continui vandalismi

Il treno nella foto del 14 febbraio aveva subito un atto vandalico all’arrivo in Stazione Centrale. I finestrini rotti erano stati messi in sicurezza con l’applicazio­ne provvisori­a di pellicole isolanti; questo ha consentito di evitare la soppressio­ne della corsa 9 per Brescia. La sera stessa il treno è stato inviato in deposito. Nel 2017 non c’è stato giorno in cui non sia stato rotto almeno un finestrino, nelle carrozze o in cabina di guida; 2.900 i sedili divelti o distrutti; oltre 163 mila i metri quadrati di graffiti cancellati dai convogli. Ufficio stampa Trenord

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