Corriere della Sera

Lazio, il grande ritorno Milinkovic e Immobile avvertono Milan e Juve

Inzaghi risparmia molti titolari, batte il Sassuolo ed è 3°

- Stefano Agresti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Si è fermata per una ventina di giorni, ha ripreso fiato e perso qualche incontro, ma ora che è ripartita la Lazio va meglio di prima. Perché è terza, segna tanto, com’è sempre successo (10 gol in 7 giorni tra campionato ed Europa League), e fa anche risparmiar­e energie ai titolari. Contro il Sassuolo sono rimasti fuori per scelta molti giocatori ritenuti imprescind­ibili fino a poche settimane fa: De Vrij, Luis Alberto, Parolo, Lulic. L’anima della squadra, insomma, tutta in panchina. È l’ultima frontiera del laboratori­o Inzaghi: ho troppe partite importanti, devo dare spazio anche a quelli che a certi livelli sembrano, o meglio sembravano, improponib­ili. Il risultato? Un bel 3-0 in trasferta, contro un avversario avvelenato e forse spaventato dal rumore delle inseguitri­ci e dall’ombra della B. Un avvertimen­to ai prossimi rivali: mercoledì il Milan, sabato la Juve.

Non c’è mai stata partita, perché quel campione in continua ascesa di Milinkovic-savic l’ha indirizzat­a dopo sette minuti con un gol fantastico (forse agevolato da un tocco di Magnanelli) e il Sassuolo si è spento subito: il primo vero tiro in porta l’ha fatto Adjapong a metà ripresa, sul 3-0. In mezzo a questi due episodi si è vista solo la Lazio, che — senza strafare — ha raddoppiat­o con un rigore di Immobile e ha chiuso la gara all’alba della ripresa con un colpo di testa ancora del serbo, ma soprattutt­o non ha mai rischiato di subire il pareggio. L’unico appiglio lasciato al Sassuolo è proprio in quel penalty che Manganiell­o ha assegnato tre minuti dopo il fallo di mano di Peluso,

consultand­o la Var. L’episodio è controvers­o, la volontarie­tà dubbia: se vale la regola secondo cui una decisione si cambia in caso di grave errore dell’arbitro, sarebbe stato meglio lasciar perdere.

Immobile nella stagione ha segnato 32 volte in 32 partite: come dire che con lui si comincia da 1-0. Milinkovic-savic in campionato è arrivato a quota nove, miglior centrocamp­ista (anche) in zona gol, e cinque di queste reti le ha fatte da fuori area, come Dybala. Grazie a loro, e al rinvio di Juve-atalanta, la Lazio è tornata ad avere l’attacco migliore della A. Ma in una giornata così lo sguardo cade anche su altre facce, tipo Luiz Felipe che la scorsa stagione era riserva nella Salernitan­a in B e oggi è destinato a diventare l’erede di De Vrij, oppure il prodotto del vivaio Murgia o il rinato Felipe Anderson.

La favola della Lazio continua, quella del Sassuolo vive il suo momento più inquietant­e. Cinque sconfitte e tre pareggi in otto partite, un tracollo dopo la vittoria sull’inter: il terzultimo posto è appena a tre punti e, alle porte, ci sono le sfide con Chievo e Spal, diventate quasi drammatich­e. Il progetto vacilla, assieme al talento di Berardi che ne era il simbolo e che è stato espulso (via Var) per un calcione.

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(Getty Images) Trascinato­ri Milinkovic e Immobile

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