Toro congelato, il Verona sorride
Doppietta di Valoti, Niang non basta. Mazzarri: «Abbiamo sbagliato approccio»
VERONA «Almeno siamo vivi, ho troppo da lavorare, per andare a un funerale non avrei tempo». Lo dice una signora che lascia lo stadio Bentegodi: il pragmatismo veronese scalda il cuore. Serviva. Clima glaciale, ma non è questa la novità. Il Verona non segnava da 305 minuti, ne fa 2 al Torino in 90’. E una difesa che ha subito 50 reti in 25 partite, al 26° giro di giostra ferma l’attaccante sul quale sono riposte le speranze di rinascita della Nazionale italiana. Finisce 2-1, non che la colpa sia di Andrea Belotti. Lui, quando capisce che il destro è fiacco, ha il merito di andare a cercar palloni nella sua metà campo, innescando così il momentaneo pareggio di Niang. A radere al suolo il Toro penserà la V2: Valoti, dopo 12’ e al 32’ della ripresa.
Quella dei veneti è vittoria meritata e porta a una vecchia storia: quando nel Milan di Gianni Rivera il migliore in campo era Riccardo Sogliano, illustri commentatori scrivevano: «Sogliano, il meno peggio». Vince, con merito, «il meno peggio». Il Torino sembra un baccalà per tutto il primo tempo, lo ammette Walter Mazzarri: «Abbiamo sbagliato approccio ed è la prima volta, non possiamo partire così abulici. Nella ripresa abbiamo fatto molto per cercare di vincerla e in quel momento abbiamo perso la partita, per un errore che più lo rivedo e più arrabbio». Guarda avanti Andrea Belotti: «Adesso l’europa dobbiamo conquistarcela con le grandi, a Milano e Roma abbiamo dimostrato di poterlo fare».
Sguardo più lontano per Fabio Pecchia, allenatore del Verona: «Dobbiamo continuare così, iniziando dalla prossima sfida con il Benevento». Salvezza? «Va bene, la Spal ha vinto a Crotone, hanno perso Sassuolo e Chievo, non c’è nessun verdetto. Però sì, per noi il vento può cambiare». Vento freddo, Toro congelato. «Lo sa quando abbiamo vinto l’ultima volta in serie A con il Toro? Nel 1987, 2-1, gol di Paolo Rossi». La signora se ne va, ha un sacco di cose da fare.