Corriere della Sera

Gravina lancia le sue riforme per il calcio

- Alessandro Bocci

Cinquantas­ette pagine attraverso 9 punti e come stella polare la sostenibil­ità del sistema. Gabriele Gravina, presidente della Legapro, è stato il primo a muoversi per rilanciare il calcio. Il suo documento, meno di un mese dopo l’elezione federale andata come è andata, cioè male, vuole essere un primo tema di confronto con le altre componenti e un assist per il commissari­o Fabbricini. Il piano parte dalla riforma dei campionati. L’area profession­istica sarebbe ridotta a 40 squadre, 20 in A e 20 in B. L’innovazion­e sarebbe il semiprofes­sionismo in Legapro, che consentire­bbe diversi e maggiori sgravi fiscali e garantireb­be la possibilit­à di andare avanti con l’attuale format: tre gironi da 20. I calciatori farebbero la loro parte. Tommasi aveva dato la disponibil­ità a parlare della cosiddetta «flessibili­tà contrattua­le» inserita al punto nove del piano di Gravina. In altre parole la possibilit­à di tagliare del 30 per cento l’ingaggio dei giocatori nelle squadre retrocesse. Un modo, inedito, per condivider­e il rischio di impresa. Salvo poi il ripristino delle vecchie condizioni nel caso di immediata promozione. Il programma spazia a 360 gradi e tocca vari punti come l’apprendist­ato sportivo per i giovani calciatori sulla falsariga di quello profession­ale nel mondo del lavoro; i ricavi da scommesse attraverso la rivendicaz­ione di diritti oggi utilizzati senza consenso; l’introduzio­ne delle seconde squadre in Legapro sul modello della Liga spagnola, cioè senza promozioni ma con le retrocessi­oni; premi di valorizzaz­ione da pagare subito e non l’anno successivo; il rating di qualità (a punti), già introdotto in serie C da questa stagione, più come strumento di moral suasion che punitivo e che, andandosi a affiancare al sistema delle licenze nazionali, misurerebb­e con maggior precisione lo stato di salute economica dei club. «Il nostro è solo un punto di partenza. Numeri e percentual­i possono essere riviste attraverso una discussion­e seria», fa sapere Francesco Ghirelli, segretario generale della Lega di Firenze. Ora Gravina intende mettere allo stesso tavolo tutte le componenti e conta che sia più facile senza l’acrimonia della campagna elettorale. Poi girerà tutto a Fabbricini.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy