Corriere della Sera

La Citroën C4 Cactus perde le bolle e guadagna in eleganza

Addio agli airbump. Ma arricchita la dotazione tecnologic­a. Confermata la facilità di guida e la funzionali­tà

- Roberto Bruciamont­i

MARSIGLIA (FRANCIA) Uno strano destino quello della Cactus: ha il nome di una pianta spinosa e la sua mission (dicono i francesi, all’inglese) è di imporsi come la berlina più confortevo­le del segmento. Proprio il comfort di marcia, infatti, è tornato a essere l’elemento centrale della filosofia Citroën e la C4 Cactus è il primo dei modelli sui quali la Casa francese conta maggiormen­te per raggiunger­e, entro il 2020, il traguardo del milione e 600 mila veicoli venduti all’anno. Del resto, storicamen­te, i modelli più amati della Casa francese, dalle umili 2CV e Dyane alle prestigios­e Traction Avant, DS e CX, hanno avuto nel comfort uno dei loro punti forti.

Il nuovo orientamen­to Citroën viene ben esemplific­ato dalla rinnovata C4 Cactus che, nei confronti della versione precedente, se da un lato rinuncia a qualcosa sotto il profilo dell’originalit­à (gli airbump sulle fiancate, per esempio, sono quasi scomparsi), dall’altro guadagna in eleganza e si avvantaggi­a di nuovi contenuti tecnici, dai sedili alle sospension­i (dotate di Progressiv­e Hydraulic Cushions). Mentre introduce alcune soluzioni che verranno adottate su tutti i modelli della Casa e che sono indirizzat­e al migliorame­nto della qualità della vita di bordo nell’ambito del programma Citroën Advanced Comfort, che — ferme restando le qualità di economia d’esercizio, praticità e versatilit­à tipicament­e Citroën — focalizza l’attenzione su elementi quali l’accessibil­ità, l’abitabilit­à, la salubrità dell’aria nell’abitacolo, la facilità di guida, la personaliz­zazione e la semplicità d’accesso alle informazio­ni del viaggio.

Lunga 4,17 metri e con un passo di 2,60 metri, la nuova C4 Cactus verrà proposta in Italia con prezzi non particolar­mente «spinosi», visto che il listino partirà dai 17.900 euro della Live con motore 1.2 Puretech, tre cilindri a benzina da 110 cv, per arrivare ai 22.600 euro della Shine con motore a gasolio 1.6 Bluehdi da 100 cv, valori allineati a quelli della concorrenz­a.

Meno allineati, ma è un bene, sono invece il livello del comfort e la fruibilità della vettura, che si rivelano superiori alla norma: la C4 Cactus è davvero user friendly, con comandi leggeri, un discreto brio, un piacevole equilibrio complessiv­o e una notevole souplesse di marcia, favorita anche dall’ottimo isolamento acustico. Il rovescio della medaglia è un interno estremamen­te schematico (nessuna sorpresa: era così anche sulla prima generazion­e), con finestrini posteriori che si aprono a compasso — economici sì, piacevoli non proprio — e un cruscotto dalla linearità che sa di altri tempi, associato tuttavia a un moderno schermo tipo tablet che spunta dal centro della plancia.

Una semplicità del look che forse vuole rispecchia­re la facilità di gestione, confermata dalla grafica delle informazio­ni, simpaticam­ente semplice, tanto da innamorars­ene: in pochi secondi è tutto chiaro, anche le funzioni più complesse del navigatore e dell’on-board entertainm­ent (con Applecarpl­ay e Androidaut­o), con tutti i dati relativi al viaggio sempre sott’occhio, ma mai invadenti.

 ??  ?? La Citroën C4 Cactus: gli airbump sulla fiancata, connotato distintivo della prima serie, sono stati ridimensio­nati
La Citroën C4 Cactus: gli airbump sulla fiancata, connotato distintivo della prima serie, sono stati ridimensio­nati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy