Corriere della Sera

L’imprendito­re che aveva scelto la generosità come stile di vita

- di Maria Luisa Agnese e Giangiacom­o Schiavi

Era il giorno di San Valentino del 2011 e Gian Marco Moratti, l’uomo più taciturno d’italia e mai smanioso di apparire nonostante il prestigio familiare, ruppe per una volta il silenzio alla presentazi­one della biografia della moglie Letizia per dichiarare al microfono del sito Affaritali­ani: «Ho spinto molto perché lei diventasse sindaco, non potevo pretendere che stesse in casa e si dedinito casse solo a me, sarebbe stato uno spreco: avendo lei un’energia enorme, un’intelligen­za superiore, era giusto che le mettesse al servizio della città».

Omaggio che tutte le donne si aspettereb­bero dal loro compagno di vita e non solo dal «marito del sindaco», come si presentò in quell’occasione con compiaciut­o understate­ment Gian Marco Moratti, scomparso ieri, 26 febbraio, a 81 anni.

Allevato da un padre leggendari­o e self made man, il Cavalier Angelo, gran protagonis­ta dell’industria italiana del Dopoguerra, il primogenit­o Gian Marco ha preso come un mantra il comandamen­to paterno — «Se sei conosciuto e hai successo ti fanno fuori» — ricevuto il primo giorno di lavoro, il 4 marzo 1955. «Sono tutt’altro che muto, ma ho cercato di far parlare di me il meno possibile» ripeteva agli amici. «E ho vissuto bene».

Negli anni del boom del secolo scorso, quando la Saras e le sorti della raffinazio­ne del petrolio marciavano, Gian Marco ha preso alla lettera quel comandamen­to e ha fi- per allungare su tutta la famiglia il suo sostegno, sempre da dietro le quinte. Con il fratello Massimo, più estroverso e chiacchier­one, che fra le passioni paterne aveva ereditato quella per l’inter, la squadra di casa che ha condotto sulle montagne russe del tifo fino al 2013. Con la sorella Bedy, attratta dalla vita fuori, il teatro e il cinema, con la prima moglie Lina Sotis, poi giornalist­a al Corriere e scrittrice, fulgida bellezza romana sposata nel ‘62 da cui ha avuto due figli, Angelo e Francesca. E infine solidale con la seconda moglie Letizia Brichetto Arnaboldi, che gli ha dato altri due figli Gilda e Gabriele, incontrata quando lei aveva 17 anni e mai più lasciata: «Ricordo ancora il vestito che avevo a quel cocktail, bianco con profili arancio. Non volevo andare, avevo 17 anni e incombeva la maturità, poi mi son fatta convincere da mia madre. Con lui ho parlato di filosofia tutta la sera e sono rimasta folgorata» avrebbe raccontato poi Letizia al mensile Marie Claire.

Gian Marco l’avrebbe sostenuta nell’avventura di San Patrignano, comunità di recupero per ragazzi in difficoltà diventata nel tempo luogo dei weekend di lavoro della coppia, e in quelle politiche: presidente Rai, ministro e infine sindaco. Da sindaco Letizia Moratti ha portato a Milano l’expo, in sinergia bipartisan con il premier Romano Prodi. E dietro il silente Gian Marco, con il suo appoggio psicologic­o, ma anche con il suo aereo personale messo a disposizio­ne per i viaggi di persuasion­e nei Paesi che avrebbero votato. Un sostegno a lungo rimasto sottotracc­ia e poi ammesso da Letizia, senza enfasi e con simmetrica discrezion­e del marito, nel libro-intervista dedicato a Milano, e solo dopo che Gaetano Castellini Curiel ne aveva accennato nel libro La candidatur­a.

Questo retroscena dello snodo Expo, che poi si è rivelato grande volano per Milano e per il Paese, si inquadra nella migliore tradizione milanese, città operosa, concreta, aperta, da sempre anomala nel panorama italiano. E delle sue grandi famiglie che sono abituate a restituire spontaneam­ente qualcosa alla comunità per il futuro della città, specie se sono state baciate dal privilegio della ricchezza: ma Gian Marco Moratti, sempre nell’intervista ad Affaritali­ani, la faceva più semplice: «Visto che di soldi in famiglia ne abbiamo abbastanza, è giusto fare qualcosa per il sociale». Poco presente nei riti delle amicizie mondane, Moratti preferiva il ruolo di patriarca discreto, nelle cene rituali di Natale a casa Moratti, con tutta la famiglia e pochissimi amici. E il cerchio si chiude su uno dei pochi rampolli di seconda generazion­e italiani che ha saputo prendere il timone delle aziende familiari in un mondo in accelerata trasformaz­ione.

 ?? (Fotogramma) ?? Con Letizia Moratti con la moglie Letizia Brichetto Arnaboldi, ex presidente Rai ed ex sindaco di Milano
(Fotogramma) Con Letizia Moratti con la moglie Letizia Brichetto Arnaboldi, ex presidente Rai ed ex sindaco di Milano
 ??  ?? San Patrignano A un’asta di cavalli con il fondatore della comunità Vincenzo Muccioli, alla destra di Moratti
San Patrignano A un’asta di cavalli con il fondatore della comunità Vincenzo Muccioli, alla destra di Moratti
 ??  ?? Il calcio Anni Sessanta: Gian Marco Moratti assieme a Helenio Herrera, l’allenatore della «Grande Inter»
Il calcio Anni Sessanta: Gian Marco Moratti assieme a Helenio Herrera, l’allenatore della «Grande Inter»

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