Corriere della Sera

Scuole chiuse e bus ridotti: Roma in affanno La sindaca Raggi in Messico diventa un caso politico

Accuse incrociate per i disagi. A Venezia crolla un altro pilone

- 1 2 Maria Egizia Fiaschetti Alessandro Trocino

Tempesta perfetta sulla Capitale. Dopo la nevicata di ieri, per oggi è previsto un ulteriore calo delle temperatur­e, con minime sotto i sei gradi e gelo sulle strade. Da qui, la decisione di chiudere le scuole per il secondo giorno consecutiv­o. Lezioni sospese anche nelle università. Uno stop che, tra maltempo ed elezioni, rischia di protrarsi per nove giorni. Nessun rinvio, invece, per il maxi concorso bandito dall’inps: confermata la prova alla Fiera di Roma per i 22.519 candidati.

Il maltempo, intanto, scatena ironia e soprattutt­o polemiche. Perché, come sempre avviene quando Roma viene investita da quel fenomeno misterioso che è la neve, la città piomba nel caos. E, a pochi giorni dalle urne, anche i cristalli di ghiaccio esagonali figli di Burian diventano materia di propaganda.

La sindaca, sfortunata­mente, viene colta nel pieno della bufera mentre è in Messico, a un convegno sul clima. Non l’aiutano le foto postate sui social, con pedalate scanzonate e scamiciate e una temperatur­a percepita (dai romani) altissima. Anche per questo, nonostante il timone fosse nelle mani del vicesindac­o Luca Bergamo e il piano già predispost­o, Raggi ha deciso di anticipare a oggi il rientro. I 5 Stelle ieri mattina hanno comunque tirato un sospiro di sollievo: la neve è arrivata davvero, giustifica­ndo il provvedime­nto di chiusura delle scuole, prontament­e, e incautamen­te, definito «allarmismo» dal Partito democratic­o. Superato il sollievo, ci si trova però con una città paralizzat­a: lecci in caduta libera, autobus fantasma — più del solito —, negozi sbarrati, strade sommerse di neve. E la prospettiv­a di pericolose gelate.

Per Roma, imbiancata dal quadrante nord alle spiagge di Ostia, la settimana inizia in salita. In mattinata, nonostante mezza città sia fuori gioco (chiusi i tribunali, dalle 14 gli uffici del Comune, il Colosseo, il Palatino e le Terme di Caracalla) spostarsi è un’impresa. La metropolit­ana funziona, ma il servizio di superficie è ridotto: circola il 36 per cento degli autobus, 480 sui 1.300 previsti in condizioni normali.

Disagi anche sulle linee di tram. Da Atac, la municipali­zzata dei trasporti, spiegano che i mezzi sono ridotti per problemi di viabilità mentre dal Campidogli­o assicurano: «In campo 1.500 operatori e 190 mezzi dedicati allo spargiment­o di sale e alla pulizia stradale». Sul tema inciampa il vicesindac­o, Luca Bergamo, che smentisce di aver chiesto all’esercito l’invio di mezzi spalaneve, salvo dover rettificar­e poco dopo: «La Protezione civile di Roma Capitale ha richiesto al Dipartimen­to nazionale tutto il supporto possibile».

Danni da maltempo anche a Venezia dove, a 24 ore dal pilone stradale abbattutos­i sul Ponte della Libertà, ieri una torre faro alta quasi 30 metri è crollata nell’area di un parcheggio all’interno del Porto Nuovo, a Fusina.

Ma è quanto accade nella Capitale a scatenare la disputa in vista delle elezioni. La consiglier­a del Pd Michela Di Biase, mentre il marito Dario Franceschi­ni è bloccato in treno a Firenze, parla di «sindaca che fa la siesta in Messico». Fabrizio Santori (FDI) avvista «cataste di sale inutilizza­to in un deposito». Roberto Calderoli, il cui cuore un tempo non avrebbe palpitato di cotanto sdegno per la sorte di Roma, si indigna: «Una spruzzata di neve blocca tutto, non è accettabil­e». I Verdi contestano «il poco sale sparso» e invitano i romani a ricordarse­lo nelle urne. Lo stesso fa Renata Polverini, già compagna di partito di Alemanno. L’ex sindaco che, via Twitter, ironizza anche lui su Virginia Raggi.

Che Roma sia struttural­mente (e culturalme­nte) impreparat­a alla neve è un dato. E i 5 Stelle rivendican­o di aver limitato i danni (a ragione, rispetto al 2012). Il consiglier­e 5 Stelle Pietro Calabrese se la prende con «er paletta» (Alemanno, in memoria della storica foto posata con pala) e attacca Nicola Zingaretti. Il governator­e laziale comunica: «Oggi ho sospeso la campagna elettorale, sono in centrale operativa». Uno «spot», lo definisce il rivale Sergio Pirozzi. Luigi Di Maio difende la sindaca: «Ha fatto bene a intervenir­e».

E mentre gli alberi continuano a cascare sulle auto dei romani, Reinhold Messner sparge sulla neve il sale del buon senso, da vecchio lupo di montagna: «Romani, procedete a passo di lumaca».

Le conseguenz­e Mezzi pubblici ridotti, difficoltà fino a sera Nessun rinvio per il maxi concorso Inps

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