Corriere della Sera

M5S punta alla presidenza della Camera

La convinzion­e che la carica «spetti al primo partito». Governo di tecnici, un medico per la Sanità

- E. Bu.

Altri tasselli della squadra che spuntano. Indiscrezi­oni che circolano. E uno sguardo proiettato anche a quello che verrà dopo il voto. I Cinque Stelle si preparano ad affrontare la settimana conclusiva della campagna elettorale. Giovedì verrà resa nota la squadra di governo che il Movimento intende proporre. Si va verso un esecutivo di tecnici. Ma dopo l’annuncio di Sergio Costa all’ambiente e quello — al Corriere — di Lorenzo Fioramonti allo Sviluppo economico, il domino dei Cinque Stelle sembra assumere una forma più nitida.

Oltre alle indiscrezi­oni su Guido Bagatta allo Sport e Alfonso Bonafede alla Giustizia, circolano altri nomi. Per quanto riguarda il ministero della Sanità, l’identikit porta a un medico attivo nel Lazio. C’è chi fa il nome di Pierpaolo Sileri, chirurgo candidato con il M5S nell’uninominal­e. Interpella­to dall’adnkronos, però, Sileri risponde: «Non ne so niente». E tra le ipotesi più accreditat­e nelle ultime ore, c’è anche l’economista Andrea Roventini, professore associato presso la Scuola superiore Sant’anna di Pisa. A maggio del 2017 Roventini ha preso parte al convegno «Lo Stato Innovatore», organizzat­o dai Cinque Stelle alla Camera.

E proprio Montecitor­io rischia di diventare uno degli argomenti di discussion­e e degli obiettivi del post-voto. «Se saremo la prima forza del Paese — è il ragionamen­to che fanno alcuni parlamenta­ri pentastell­ati — non potranno non riconoscer­ci la presidenza di uno dei rami del Parlamento». E il Movimento sembra puntare sulla Camera: a Montecitor­io, infatti, ci sarà la pattuglia più numerosa dei pentastell­ati. Diverse le opzioni che i Cinque Stelle stanno studiando: o big della prima ora — da ex componenti del direttorio a fedelissim­i pragmatici — o personalit­à della società civile (in grado di raccoglier­e forse più consensi da parte delle altre forze politiche) che si sono candidate con i Cinque Stelle. Scenari ancora prematuri. Prevale per ora la prudenza: «Prima di fare certi ragionamen­ti bisogna aspettare l’esito del voto e vedere se conferma quanto i sondaggi hanno mostrato in questi mesi. E poi bisognerà anche capire gli equilibri del nuovo Parlamento». La tentazione, però, è forte.

Intanto Beppe Grillo continua a farsi sentire via blog. Ieri il garante pentastell­ato ha postato un intervento sull’importanza delle scelte lessicali. E si è sfogato: «Con le parole ho costruito visioni, idee, sogni; hanno risuonato nei teatri, tra la gente, nelle piazze. Sono state molte volte fraintese, strumental­izzate, messe al bando perché volgari. Vaffa...!».

L’identikit Per la guida dell’aula o un ex del direttorio M5S o un esponente della società civile

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