Corriere della Sera

«Indipenden­za Bce garantita dai trattati Molta volatilità, non c’è guerra di valute»

Draghi: giudizio su De Guindos l’8 marzo. Lo spagnolo: un politico può difendere l’autonomia

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

BRUXELLES Due audizioni separate e consecutiv­e, nella commission­e Econ dell’europarlam­ento, hanno chiamato in causa possibili rischi per l’indipenden­za della Banca centrale europea (Bce). Il presidente dell’istituzion­e di Francofort­e Mario Draghi e poi il controvers­o ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos, designato come nuovo vicepresid­ente della Bce dai colleghi dell’eurogruppo/ecofin,

hanno rassicurat­o. Ma alcune parole taglienti di Draghi e il discusso passato di de Guindos, notoriamen­te da anni filo-berlino, hanno lasciato dubbi tra alcuni eurodeputa­ti.

Il presidente della Bce ha annunciato che «l’8 marzo» la sua istituzion­e renderà noto il parere di rito (non vincolante) sulla designazio­ne del nuovo vicepresid­ente, che sarebbe il primo politico a passare da un governo alla banca centrale della zona euro, organismo tecnico indipenden­te. «Il quadro istituzion­ale è il nostro scudo contro ogni interferen­za politica», ha risposto Draghi agli eurodeputa­ti in relazione alle caratteris­tiche di de Guindos, accusato anche di conflitto d’interessi per essere stato scelto dagli stessi colleghi dell’eurogruppo/ecofin. «Non sta a me discutere in questa occasione del candidato raccomanda­to dall’ecofin», ha precisato Draghi, anticipand­o che dall’eurotower «sarà espressa una valutazion­e sulle sue competenze in materia di politica monetaria e bancaria».

Si tratta proprio dei punti deboli del ministro delle Finanze spagnolo, che non ha competenza operativa di politica monetaria (materia base per un banchiere centrale). Quando era alla banca d’affari Usa Lehman Brothers, che fu travolta dalla crisi finanziari­a, da numero uno per Spagna e Portogallo fu collegato perfino a una vendita di titoli risultati «tossici».

De Guindos, parte di un governo di centrodest­ra, si è difeso ridimensio­nando le critiche e promettend­o di mostrarsi «un fermo difensore dell’indipenden­za della Bce» perché la considera fondamenta­le «per tenere bassa l’inflazione».

Quando detto da Draghi può far ritenere che il consiglio esecutivo della Banca Centrale europea, composto di sei membri finora tutti tecnici, non intende consentire comunque al nuovo vicepresid­ente di mettere in discussion­e le decisioni indipenden­ti di politica monetaria. Oggi gli eurodeputa­ti della commission­e Econ devono votare (in modo non vincolante) sul nuovo vicepresid­ente della Bce. Dall’audizione, nonostante le domande critiche, è emersa una certa disponibil­ità ad approvare lo spagnolo a maggioranz­a. Dopo il parere degli eurodeputa­ti e dell’eurotower, la decisione definitiva spetta al Consiglio dei capi di Stato e di governo il 22 marzo.

Draghi, valutando lo scenario macroecono­mico, è stato incoraggia­nte sulla ripresa «robusta e più forte di quanto previsto in precedenza». Ha

La scelta

La decisione definitiva spetta al Consiglio dei capi di Stato e di governo il 22 marzo

ammonito sulla «crescita delle retribuzio­ni rimasta modesta» e sugli «attivi illiquidi del settore bancario», promettend­o «pazienza e perseveran­za» nel portare avanti la sua politica monetaria espansiva, spesso criticata da Berlino. E ha aggiunto: «Non c’è alcuna guerra delle valute di cui si possa parlare», ma «la recente volatilità nei mercati finanziari, specie nel tasso di cambio, merita particolar­e attenzione».

 ??  ?? Audizione
Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Ieri in audizione in Commission­e affari economici dell’europarlam­ento
Audizione Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Ieri in audizione in Commission­e affari economici dell’europarlam­ento
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy