Corriere della Sera

L’apertura di Embraco-whirlpool: siamo pronti a trovare soluzioni

La multinazio­nale e i 497 licenziame­nti: impegno a lavorare con sindacati e governo

- Francesca Basso

MILANO Embraco torna sui propri passi almeno parzialmen­te e apre al dialogo con il governo e i sindacati, che da settimane stanno portando avanti una battaglia per salvare il posto ai 497 lavoratori dello stabilimen­to di Riva di Chieri, dopo che l’azienda brasiliana del gruppo Whirlpool ha comunicato il 10 gennaio scorso la decisione portare via dall’italia la produzione, mantenendo invece la presenza commercial­e, per andare in Slovacchia.

Il cambio di rotta lo spiega da San Paolo Vanessa Costa, portavoce dell’azienda: «Embraco è consapevol­e delle proprie responsabi­lità nei confronti dei propri dipendenti e si impegna a lavorare in stretta cooperazio­ne con i rappresent­anti sindacali, le autorità di governo e locali al fine di trovare soluzioni adeguate e praticabil­i per tutte le persone coinvolte». È anche vero che il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda non ha usato i guanti bianchi di fronte all’iniziale chiusura di Embraco. Calenda aveva detto di avere chiarito alla multinazio­nale di dover ritirare i licenziame­nti e farli diventare cassa integrazio­ne «se no vanno incontro a una dichiarazi­one di guerra». Il ministro è anche andato a Il presidio dei lavoratori Embraco ai cancelli della fabbrica di Riva di Chieri Bruxelles per portare in Europa la questione Embraco e il problema della concorrenz­a sleale tra gli Stati Ue, che attirano le imprese da altri Paesi offrendo incentivi e basso costo del lavoro.

Costa ha spiegato che la decisione di andarsene «è stata motivata dallo scenario competitiv­o e dalle complessit­à di lungo termine che rendono impossibil­e rendere lucrativa la fabbrica». A Embraco si erano rivolti nelle ultime ore anche i lavoratori, che in una lettera al presidente Paulo Henrique Teixera, avevano citato un passaggio del codice etico di Whirlpool, in cui la società promette di portare avanti il proprio business «con correttezz­a e rispetto per l’individuo e la collettivi­tà in generale».

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Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Nei giorni scorsi il governo aveva chiesto a Embraco di ritirare i licenziame­nti
Il ministro Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Nei giorni scorsi il governo aveva chiesto a Embraco di ritirare i licenziame­nti

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