Pirelli, ricavi a 5,3 miliardi e utile netto a 175 milioni Un posto in più nel board
Pirelli ha chiuso il 2017 con ricavi per 5,3 miliardi di euro, in crescita del 7,6% e un utile netto delle attività in funzionamento balzato del 60,5% a 263,4 milioni. L’utile netto contabile — si legge in una nota diffusa dal gruppo della Bicocca al termine del consiglio che ieri ha approvato il primo bilancio dopo il ritorno a Piazza Affari — è ammontato a 175,7 milioni di euro, in crescita dai 147,6 milioni del 2016 a fronte di un risultato operativo adjusted in aumento a 876,4 milioni di euro dagli 844,3 milioni del 2017. In calo l’indebitamento finanziario netto, che scende a 3,2 miliardi. La spinta ai ricavi è arrivata in particolare dal segmento hi value il cui fatturato è cresciuto dell’11% con un’incidenza del 57,5% sul giro d’affari complessivo. A livello geografico, in Europa la crescita dei ricavi è stata del 7,5%, sul mercato Nafta del 7,4%, in Asia del 14,3%, in Medio Oriente e Africa e India del 5,6% mentre in Russia è stata registrata una flessione delle vendite del 2,1%, ma con un miglioramento della profittabilità.
«Lo slancio dovrebbe proseguire anche nel 2018», ha spiegato il vicepresidente esecutivo e amministratore delegato della Pirelli, Marco Tronchetti Provera, illustrando agli analisti le previsioni per l’anno in corso. Il gruppo della Bicocca punta a chiudere il 2018 con una crescita dei ricavi uguale o maggiore del 6% (+10% al netto dell’effetto cambi) e un risultato operativo rettificato ante oneri non ricorrenti superiore a 1 miliardo di euro (926,6 milioni di euro nel 2017). Il bilancio approvato ieri dovrà essere deliberato dall’assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 15 maggio, che dovrà votare anche l’aumento a 15 del numero dei consiglieri della società per fare spazio a un rappresentante dei soci di minoranza indicato da Assogestioni. ● «Lo slancio dovrebbe proseguire anche nel 2018», ha spiegato il vice presidente esecutivo e amministratore delegato della Pirelli, Marco Tronchetti Provera (foto), illustrando agli analisti le previsioni per l’anno in corso
● La Bicocca vuole chiudere il 2018 con una crescita dei ricavi uguale o maggiore del 6% (+10% al netto dell’effetto cambi)