Corriere della Sera

Ferrari, impression­e positiva parola di Raikkonen

Red Bull più veloce davanti alla Mercedes

- DAL NOSTRO INVIATO Daniele Sparisci

BARCELLONA Le paratie spalancate scandiscon­o la fine del letargo. Dal garage schizza via Kimi Raikkonen, sotto il cielo di marmo il nuovo rosso della SF71H risalta ancora di più. Al rientro a scuola la Ferrari arriva preparata. Ha fatto i compiti, anche se il tempo degli esami non è adesso. Non ancora. Su una pista riasfaltat­a e quindi più veloce, fredda, e resa viscida dalla pioggerell­ina caduta al pomeriggio, i riferiment­i con il passato sono completame­nte saltati. Lo dice la Pirelli, lo spiegano i tecnici dei team mentre scorrono le previsioni meteo per niente rassicuran­ti: ieri sera s’è messo a nevicare, dovesse continuare anche oggi il programma dei test sarebbe a rischio.

In condizioni del genere la gara a individuar­e il primo della classe è una lotteria, «Si In pista

Il finlandese Kimi Raikkonen in azione a Barcellona con la nuova Ferrari

(Getty Images) gira con un filo di gas» sussurrano dai box del Cavallino. Per non fare danni con le gomme che faticano a entrare in temperatur­a, per non scoprire le carte. Dal nascondino spunta la Red Bull di Ricciardo, a una manciata di decimi Bottas e Raikkonen.

Quanto vale il tempo dell’australian­o? A ridimensio­narlo ci pensa il team principal Chris Horner. Preoccupat­o, sostiene che il motorista Renault ha privilegia­to l’affidabili­tà alle prestazion­i. Bisogna credergli? Un po’ sì, guardando ai 105 giri di Ricciardo. E anche Hulkenberg e Sainz (4° e 6° crono) hanno girato a quota 100 senza grane. I francesi, dopo aver frainteso la F1 ibrida, hanno aumentato il budget e ingaggiato Marcin Budkowski, l’ex responsabi­le tecnico della Fia che conosce ogni segreto del regolament­o e di queste power unit. Se ci sarà più equilibrio e magari una lotta a tre con la Red Bull di nuovo in palla (come indicano le voci dall’inghilterr­a), e la Renault nel ruolo di outsider, però lo scopriremo solo quando Ferrari e Mercedes inizierann­o a tirare sul serio. «Il nostro lavoro non lo prevedeva, non è il momento di spingere ma di entrare in confidenza con la macchina» ha spiegato Kimi Raikkonen.

La Rossa ha accumulato 80 tornate (14 in più di un Gp). «Il vero e unico problema è il meteo: queste gomme non sono progettate per funzionare a 8 gradi». «Ma la prima impression­e è positiva», detto da Iceman, un pilota apprezzato per le sue doti da collaudato­re, è importante. Avvio da incubo per Alonso che ha perso subito la ruota posteriore destra per la rottura di un mozzo e si è arenato nella ghiaia. Mentre il motore Honda (ex partner della Mclaren, ora passata alla Renault) sotto la carrozzeri­a della Toro Rosso di Brendon Hartley macinava km inimmagina­bili fino a qualche mese fa. Che sia la stagione delle sorprese?

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