Napoli, caos neve Scuole chiuse dal Sud al Nord
Oggi garantito l’80% dei convogli ad Alta velocità. L’authority dei Trasporti minaccia sanzioni
Ancora una giornata difficile per il maltempo. Temperature in picchiata, dai -29° della Val di Susa ai - 25° di Fusine, a Udine. Neve anche a Napoli. Il sindaco Luigi de Magistris accusa la Protezione civile: nessuna allerta. La replica: avvisati da lunedì. Molte scuole chiuse nelle Marche, Umbria, Puglia, Abruzzo, Lazio, Campania ed Emilia Romagna. Mentre sono state riaperte a Roma. A Milano e Ferrara due clochard sono stati trovati morti per il freddo.
ROMA Si spera che non capiti più. Che oggi non sia come ieri, ma soprattutto l’altro ieri, quando la stazione Termini si è bloccata facendo impazzire il trasporto ferroviario di mezza Italia. Il meteo non aiuta, è la giornata più fredda in assoluto (-9°/-10° nella notte a Roma), e ciò potrebbe aver messo a dura prova ancora una volta gli scambi e le «scaldiglie», gli impianti elettrici che dovrebbero impedire ai primi di bloccarsi con il gelo. Lunedì sono andati in tilt, ieri un po’ meno.
E così oggi, sulla base del bollettino della Protezione civile — che conferma lo stato d’emergenza —, «per consentire un più contenuto utilizzo dell’infrastruttura a garanzia di una sua maggiore e continua efficienza», proprio a Termini e in tutto il nodo di Roma, Rete ferroviaria italiana garantisce l’80% delle corse dell’alta velocità sulla direttrice Napoli-roma-milano e il 70% delle regionali laziali. Anche Italo ha comunicato che «sono state richieste dal gestore della rete soppressioni di servizi per gravi problemi dell’infrastruttura» di Fs, alle quali ora potrebbe essere chiesto un cospicuo risarcimento danni.
Per questo motivo la parola d’ordine è cautela, anche perché Burian ha già fatto danni. E gravi. Ieri non è stato da meno, con le lunghe file alle biglietterie di Milano Centrale, con viaggiatori alla disperata ricerca di posti liberi sui treni rimasti per Roma e Napoli.
Trenitalia ha cancellato 43 convogli, 22 da Milano e Napoli, sedici dalla Capitale e da Torino Porta Nuova. Treni soppressi poi da Palermo (2), Ancona, Taranto e Lecce. E le proteste non sono mancate, anche sui social.
«Mai più fatti simili», ha tuonato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, al quale l’ad di Fs Renato Mazzoncini e l’ad di Rfi Maurizio Gentile hanno illustrato il piano per «un ulteriore potenziamento tecnologico» di Termini grazie ai 100 milioni di euro destinati ai principali nodi metropolitani. Progetto sollecitato dallo stesso Delrio dopo i «gravi disagi ai viaggiatori» — con ritardi anche di otto ore nella Capitale e nel Centro Nord — causati non solo dalle nevicate di lunedì ma anche, se non soprattutto, dal blocco degli scambi.
Su questo punto è intervenuta l’authority sui Trasporti che non esclude sanzioni nei confronti di chi ha provocato il disastro. «Eventi prevedibili come neve e gelo — ha confermato il presidente Andrea Camanzi ai microfoni di Sky Tg24 — non possono ridurre i diritti e la tutela dei passeggeri. Le compagnie stanno facendo uno sforzo eccezionale per fronteggiare disservizi abbastanza gravi. Auspico che continuino a farlo o le obbligheremo a rispettare la legge». Il Codacons, intanto, annuncia esposti in 104 Procure ipotizzando per i gestori ferroviari l’accusa di interruzione di pubblico servizio.