Corriere della Sera

Pereira e i bagarini: biglietti della Scala venduti con i nomi di giocatori milanisti

Il sovrintend­ente: «Così li smerciano online»

- Pierluigi Panza (Newpress)

MILANO A Çalhanoglu, forse, avranno riservato un posto per Il turco in Italia mentre a Suso prenotato un bel Barbiere di Siviglia… Venivano effettuate più o meno così le attribuzio­ni nominali sui biglietti degli spettacoli scaligeri che finivano nelle mani delle società di secondary-ticketing. Trapela da una confidenza del sovrintend­ente della Scala, Alexander Pereira: «Abbiamo introdotto la vendita anagrafica per rendere tracciabil­i gli acquisti dei biglietti e abbiamo scoperto un caso in cui 60 tagliandi riportavan­o il nome di giocatori del Milan che, ovviamente, non si sono mai visti in teatro».

Il tema dei biglietti ha tenuto banco anche ieri durante l’incontro tra il sovrintend­ente Pereira e i sindacati della Scala. I quali hanno comunque accettato il licenziame­nto (appellato) di un dipendente della biglietter­ia e l’allontanam­ento volontario di un altro.

Che ne pensa, sovrintend­ente Pereira?

«La Scala pensa di aver avuto

d

In biglietter­ia Qualcuno cedeva ticket alle agenzie, che poi gonfiavano i prezzi Siamo dovuti intervenir­e

la prova che suoi collaborat­ori della biglietter­ia, prima della vendita per il pubblico, cedevano alle agenzie blocchi di biglietti che venivano rivenduti su Internet ai prezzi che avete scritto. Potevamo lasciare passare queste cose?».

I sindacati, però, hanno mal digerito l’arrivo, senza concorso, di un nuovo capo della biglietter­ia.

«Era impossibil­e aspettare 4 o 6 settimane, dovevo risolvere questo problema. Prima è stata cercata una soluzione interna; poi si è cercato in Italia. La candidata scelta aveva un posto fisso a Spoleto ed è molto valida e seria».

Come fanno le agenzie ad avere ancora dei biglietti in mano?

«Le agenzie vendono biglietti che non hanno in mano, li vendono al buio. Poi mettono in coda delle persone per acquistare due biglietti alla volta che vengono girati ai loro clienti. Se lei compra due biglietti nessuno le vieta di darli o venderli al suo vicino di casa».

La Scala cerca di rendere più difficile anche questo?

«Chi acquista un biglietto deve registrare i propri dati. Questo, anzitutto, è un servizio al pubblico: il cliente viene informato se cambia un cantante o altro... Ma ciò favorisce anche la tracciabil­ità. Così, se qualcuno ci mostra un biglietto che ritiene acquistato a prezzo maggiorato noi risaliamo all’acquirente, possiamo I prezzi

● Sui canali del secondary ticketing, i biglietti della prima del Don Pasquale alla Scala (3 aprile) arrivano a costare fino a 1.080 euro contro un prezzo ufficiale di 276 euro diffidarlo e monitorare eventuali altri suoi acquisti. Inoltre, annunciamo quando eseguiamo controlli d’identità, cosa che avviene, ad esempio, per la prima under Trenta e per importanti eventi».

Problema superato?

«Non proprio. C’è chi si logga con mail diverse, ma stiamo lavorando anche su questo. Alle biglietter­ie stiamo installand­o dei totem per l’autoregist­razione digitale e abbiamo aumentato le possibilit­à di acquisto di biglietti: sino a sei posti per i palchi e sino a quattro per la platea nel primo giorno di vendita».

Altre soluzioni?

«Abbiamo ingaggiato un ex membro del cda dell’impresa tedesca che ha dato origine a Ticketone per consulenze su questo problema».

Accade anche all’estero?

«Sì. Avviene al Bolshoi e in tutti i teatri famosi. La Corte dei Conti dell’austria ha recentemen­te controllat­o l’opera di Vienna individuan­do lo stesso problema».

Negli ultimi mesi si sono verificati dei mancati riempiment­i di sala?

«Il Progetto musica da camera per balletto è stato meno attrattivo; ma era messo in conto. Lo stesso il Simon Boccanegra, spettacolo che avevamo già presentato tre volte, ma non potevo privare Milano della straordina­ria direzione di Myung-whun Chung: era un rischio calcolato. Stiamo vendendo bene». Austriaco Alexander Pereira, nato a Vienna nel 1947, è sovrintend­ente e direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano dal 2014

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