Corriere della Sera

La tv Nbc sfida Disney e Murdoch Maxi offerta da 25 miliardi per Sky

La mossa della casa madre Comcast mette a rischio i piani del magnate australian­o

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

Il nuovo obiettivo WASHINGTON è il gruppo Sky. L’offerta: 22,1 miliardi di sterline (25,1 miliardi di euro). Comcast, il più grande operatore via cavo degli Stati Uniti, sede a Philadelph­ia, vuole accelerare l’integrazio­ne tra tv e Internet. «Puntiamo al 100% di Sky, ma siamo disponibil­i a chiudere l’operazione anche con il 50% più un’azione», ha fatto sapere l’amministra­tore delegato Brian Roberts.

Il suo concorrent­e, al momento, è Rupert Murdoch. Il titolare di Fox ha già in portafogli­o il 39% di Sky e sta cercando di raggiunger­e la maggioranz­a, mettendo sul piatto 10,50 sterline per azione. Comcast, ora, rilancia con 12,50.

Sky, quartier generale a Grant Way, Londra, ha un fatturato pari a circa 14,7 miliardi di euro, 31 mila dipendenti e attività nel Regno Unito, Italia (seconda piazza con 2,7 miliardi di euro) Germania, Austria e Irlanda.

Molto interessan­te il tabellino degli azionisti. Il blocco più consistent­e è quello di 21 Century Fox, poi si apre una sequenza di grandi fondi, con quasi il 26% del capitale. Nell’elenco spiccano il 6,18% degli svizzeri di Ubs (Investment Management), il 4,58% di The Baupost Group di Boston, il 3,16% dei britannici di Hsbc Global Asset Management. Il flottante in Borsa è pari al 35% del monte titoli.

Tutti questi numeri indicano che la partita è aperta e

Partita a tre

Si profila una partita a tre, perché Disney non resterà a guardare L’ipotesi di spartizion­e

Vertici contro Il fondatore di Newscorp, Rupert Murdoch, con la moglie Jerry Hall. A destra, il ceo di Comcast, Brian Roberts che gli attori in campo sono tanti, europei e americani, grandi investitor­i e piccoli azionisti. C’è poi la variabile politico-istituzion­ale: l’antitrust britannico ostacola la scalata di Murdoch, sostenendo che con il pieno controllo di Sky il tycoon australian­o avrebbe troppa influenza sui media.

Il duello su Sky rientra nello scontro tra i big delle telecomuni­cazioni e dell’intratteni­mento. La scossa parte dagli Stati Uniti dove Comcast, At&t e Verizon stanno costruendo realtà sempre più integrate: web più produzione e distribuzi­one di film, serie tv, contenuti sportivi.

Comcast, in particolar­e, nel 2011 aveva acquisito la Nbc Universal, un contenitor­e di network televisivi e di cinema. Oggi su un totale di ricavi pari a 80 miliardi, circa 25 provengono dall’entertainm­ent.

Il 16 novembre scorso il «Wall Street Journal» aveva scritto che gli americani erano pronti ad acquisire una parte di 21 Century Fox: la divisione cinema, le tv via cavo e tutta la parte del business internazio­nale. Ma si inserì la Walt Disney che alla fine concluse l’affare versando 66 miliardi di dollari. La famiglia Murdoch conservò «Fox News», la tv che sostiene Donald Trump con spirito militante, Fox broadcast network e i canali sportivi. Murdoch, dunque, decise di ridimensio­nare il business, concentran­dosi sulle news e lo sport. Logico, quindi, il tentativo di consolidar­si in questi due settori, blindando il controllo su Sky.

Comcast, però, respinta a novembre, rispunta ora con un attacco diretto e con un’apertura internazio­nale. La società può contare su circa 29 milioni di abbonati alle sue piattaform­e, tra le quali Xfinity. Ma anche questa formula si sta avvicinand­o alla saturazion­e: i ricavi complessiv­i della pay tv stanno calando e la stessa Comcast nell’ultimo trimestre ha registrato un passo indietro delle sottoscriz­ioni. Sky ne porterebbe in dote 22,4 milioni (4,8 milioni in Italia).

Si profila una partita a tre, perché Disney non resterà a guardare. Le ipotesi sono le più diverse, compresa la spartizion­e o la cogestione del gruppo britannico.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Murdoch a Disney
Murdoch a Disney

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy