Il piano delle Poste piace alla Borsa
Del Fante: utile a 1,2 miliardi nel 2022. In cinque anni 10 mila nuove assunzioni
MILANO Azzerare mezzo miliardo di perdite all’anno nel settore corrispondenza e pacchi. È uno dei dati che restituisce l’obiettivo del piano industriale di Poste Italiane nei prossimi 5 anni, ribattezzato «Deliver 2022». La strategia poggia sullo sviluppo dell’ecommerce da parte di giganti come Amazon, che per la consegna della merce si avvale di Poste. In Italia, del resto, in media sono consegnati 2 pacchi all’anno per abitante, la media europea è di 10 pacchi. Una novità consiste nelle consegne a casa nelle ore pomeridiane e nei giorni festivi. Tanto che nel 2022 saranno 100 i milioni di pacchi recapitati dai portalettere (nel 2017 sono stati 35 milioni). Il recupero di 500 milioni nell’attività corrispondenza e pacchi rappresenta uno dei fattori chiave del progetto illustrato dall’amministratore delegato di Poste, Matteo Del Fante, durante il capital market day a Piazza Affari. Il pareggio operativo nell’attività postale è la premessa per la crescita dell’ebit da 1,1 miliardi a 1,8 miliardi entro il 2002. Per quella data l’utile netto dovrebbe aumentare dagli attuali 700 milioni a 1,2 miliardi di euro, con un riflesso sulla politica dei dividendi riservata agli azionisti. A specificarlo è Del Fante, indicando la scelta di «aumentare il dividendo, impegnandoci fin d’ora a pagare un 5% in più ogni anno fino al 2020, rispetto al valore di 0,42 euro per azione del 2017», per gli anni successivi l’intento è garantire una remunerazione non inferiore al 60% degli utili. Ulteriore condizione per centrare le cifre illustrate è l’avvio di investimenti per 2,8 miliardi di euro (circa 560 milioni all’anno, il doppio di quanto effettuato nell’ultimo triennio) in digitalizzazione, automazione e riorganizzazione del servizio.
Sul versante del lavoro (altro fattore chiave) il piano si traduce nell’annuncio di 10 mila assunzioni in 5 anni, in dettaglio si tratta di 4 mila posizioni nel settore corrispondenza e pacchi, e circa 5.500 ingressi nelle attività dei servizi finanziari e assicurativi. Nel frattempo, per effetto di pensionamenti e incentivi all’esodo usciranno circa 25 mila dipendenti, alla fine il saldo evidenzierà una forza lavoro di 123 mila unità contro le attuali 138 mila. Il risparmio atteso alla voce costo del lavoro è di un ulteriore mezzo miliardo,
In Piazza Affari
Costo del lavoro ridotto di 500 milioni, il titolo guadagna il 5,8% in Piazza Affari
passando da 6,1 miliardi a 5,6 miliardi di costi annui. Tra le novità contenute nel piano figura l’avvio della vendita negli uffici postali delle polizze auto, un mercato «molto concorrenziale e difficile» dove, ricorda Del Fante, «entreremo gradualmente e con la necessaria cautela». Nella distribuzione delle polizze danni l’obiettivo è siglare 2 milioni di contratti all’anno entro il 2022, crescendo così del 400% rispetto alle attuali 400 mila polizze. La presentazione di «Deliver 2022» è l’occasione per ribadire che la rete di 12.800 uffici non subirà ulteriori chiusure «nei comuni con meno di 5 mila abitanti». Un’indicazione correlata anche al fatto che, soprattutto, al Sud la presenza di Poste supplisce alla ritirata della rete delle banche e dei gruppi assicurativi.
Nel piano di Del Fante figurano, inoltre, le indicazioni sulla crescita dei servizi finanziari, «le erogazioni di credito passeranno dai 2,6 miliardi del 2017 a 6 miliardi nel 2022, in collaborazione con il settore bancario» e dei sistemi di pagamento elettronici. Il piano definito «prudente» e con «un basso rischio di esecuzione» è piaciuto al mercato. Il titolo di Poste ha archiviato la seduta in borsa con un rialzo del 5,8%, a quota 7,04 euro.