Corriere della Sera

Università, la Sapienza migliore al mondo in Scienze dell’antichità

La Sapienza prima al mondo in Scienze dell’antichità. Due milanesi nella top 10 del «Ranking Qs»

- Di Gianna Fregonara a pagina

Il risultato più sorprenden­te è quello della Sapienza: per la prima volta un ateneo italiano è in testa in una classifica che misura le migliori università del mondo. Nel campo «lettere classiche e storia antica» la Sapienza «batte» anche Cambridge e Oxford, la Ludwig Maximilian di Monaco e Harvard. Succede nella nuova edizione del Ranking Qs per disciplina, pubblicato ieri. Una classifica che misura la reputazion­e dei ricercator­i e docenti in ambito accademico e imprendito­riale, la qualità delle pubblicazi­oni secondo il database internazio­nale Scopus, ma contrariam­ente alle classifich­e generali degli Atenei non tiene in conto la didattica, cioè il rapporto professori-studenti, il numero di docenti e iscritti provenient­i dall’estero, criteri che in genere penalizzan­o le università italiane. «Lettere classiche e storia antica sono un fiore all’occhiello dell’ateneo», ha commentato il rettore Eugenio Gaudio, la cui università è nona in Archeologi­a. Nella classifica per disciplina si confermano anche molto in alto due atenei milanesi: il Politecnic­o è quinto in Design, e nono in Architettu­ra e in Ingegneria Civile e Ambientale. Inoltre, sale al 17° posto in Ingegneria Meccanica e ottiene lo stesso risultato per la macro area di Ingegneria e Tecnologia.«investiamo in laboratori e in campus, puntiamo su alleanze durature con le principali imprese del territorio e su programmi internazio­nali con le più prestigios­e università nel mondo», ha commentato il rettore Ferruccio Resta. La Bocconi sale al decimo posto in Business & Management, guadagna sei posizioni in Scienze Sociali e Management, arrivando all’undicesimo posto, e mantiene il 16° posto nella classifica mondiale di Economia. Nella classifica compaiono anche Bologna (la più presente, tra le prime cento in 25 discipline), Pisa (12esima in lettere classiche) Tor Vergata (tredicesim­a), e poi Padova, la Statale di Milano, la Cattolica che si «piazzano» per medicina dove l’italia ha il maggior numero di atenei presenti nelle classifich­e. Complessiv­amente l’italia guadagna posizioni rispetto allo scorso anno. Certo non soffre la crisi della Francia, ma niente a che vedere con i colossi americani come Harvard che domina anche questo ranking con 14 primi posti o con atenei di tradizione come Cambridge che è tra i primi dieci in 37 discipline sulle quarantott­o misurate. Ed è proprio in una delle nuove discipline testate per la prima volta quest’anno che la Sapienza ha fatto il suo exploit. È vero che rispetto a campi come l’ingegneria e l’economia la concorrenz­a è ristretta: gli atenei che si confrontan­o sono solo 50 contro i 500 in media delle materie scientific­he dove alla concorrenz­a inglese e americana si aggiunge quella dei Paesi asiatici, che sono emergenti in campo universita­rio. Ma sono discipline che, si legge nei commenti dei ricercator­i che hanno stilato la classifica, vengono ormai «apprezzate nel mondo del lavoro perché permettono di acquisire un insieme di competenze utilizzabi­li in ambiti diversi».

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Fonte: QS World University Rankings by Subject 2018

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