Corriere della Sera

Letta (come Prodi) per Gentiloni «Sostengo lui e la coalizione»

Grasso: sì a governo di scopo per la legge elettorale. Renzi: se perdo, opposizion­e

- (Lapresse) Giuseppe Alberto Falci

A tre giorni dall’apertura dei seggi un altro dei padri nobili del centrosini­stra si schiera con Paolo Gentiloni. Questa volta è il turno di Enrico Letta, ex premier ed ex vice segretario del Pd, che si serve di un tweet per fare la sua dichiarazi­one di voto. «Se penso all’italia e all’europa voglio augurarmi che Paolo Gentiloni ne esca rafforzato con la coalizione». In sostanza, dopo Romano Prodi, Walter Veltroni, Giorgio Napolitano, uno dei fondatori del Nazareno fa un endorsemen­t a favore dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi e della coalizione, senza mai pronunciar­e il nome del segretario del Pd.

La presa di posizione di Letta viene accolta positivame­nte dal gotha del partito. Esulta il vicesegret­ario dem Maurizio Martina: «Le parole di Enrico Letta sono importanti. Come Pd e centrosini­stra andiamo avanti con impegno per un’italia più forte e più giusta». Anche chi, come il ministro Luca Lotti, solitament­e lontano dai microfoni, si lascia andare in questi termini: «Bene, se Enrico Letta sostiene il centrosini­stra abbiamo un voto in più, e questo è importante». Preferisce non esprimere un giudizio Pier Luigi Bersani: «Con Enrico ogni tanto ci sentiamo, lui ha preso la strada che ha preso e credo si trovi anche bene». L’ex segretario del Pd, oggi con Leu, ricorda poi il passaggio «forzato» di consegne del febbraio del 2014 fra Letta e Renzi: «Le cose — spiega — sarebbero dovute andare diversamen­te e anche io non ho digerito quel campanelli­no lì: allora avevo una situazione che mi ha impedito, ma se fossi stato lì mi avreste sentito».

Intanto si guarda già a quello che succederà dopo il 4 marzo. Dal salotto di Porta a Porta Pietro Grasso, leader di Leu, si dice disponibil­e a un governo di «scopo» anche con il Pd e con Forza Italia: «Noi — argomenta — siamo una forza di sinistra responsabi­le di governo, se ci dovesse essere questo scopo e il presidente Mattarella ce lo chiedesse noi saremmo disponibil­i». Dopo qualche ora, però, l’ex presidente del Senato è costretto a precisare: «Voglio essere chiaro: Liberi e uguali non è disponibil­e a nessun governo di larghe intese. Se non ci sarà una maggioranz­a coesa, l’unico scopo possibile per un governo è cambiare la legge elettorale e tornare rapidament­e al voto».

In casa pd, invece, Matteo Renzi teme che il centrodest­ra e quindi gli «estremisti» possano alla fine spuntarla: «Il voto del 4 marzo è molto importante perché il rischio di un governo estremista c’è, non escludo nemmeno il governo della Lega». Anzi, chiosa, «non escludo nemmeno un governo tra Grillo e la Lega». E in quel caso «se non saremo davanti siamo pronti ad andare all’opposizion­e». E, al Corriere di Bologna, precisa: «Ogni voto dato al partito di D’alema è un voto che favorisce il centrodest­ra e gli estremisti».

Il rischio di un governo estremista c’è, non escludo nemmeno un governo tra Beppe Grillo e la Lega Matteo Renzi

 ??  ?? A Bologna Da sinistra il ministro allo Sport Luca Lotti, 35 anni, il premier Paolo Gentiloni, 63, il ministro per la Coesione territoria­le Claudio De Vincenti, 69, e il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, 68, ieri alla riunione del Cipe
A Bologna Da sinistra il ministro allo Sport Luca Lotti, 35 anni, il premier Paolo Gentiloni, 63, il ministro per la Coesione territoria­le Claudio De Vincenti, 69, e il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, 68, ieri alla riunione del Cipe

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy