Procedimento disciplinare per la maestra di Torino
La maestra che ha gridato alla polizia «dovete morire» non chiede scusa. Lavinia Flavia Cassaro, l’insegnante di Torino che, durante la manifestazione contro Casapound di giovedì scorso, ha insultato e minacciato le forze dell’ordine, non cancella quelle parole di odio. Anzi. «Non rinnego niente di quello che ho detto — replica —. Ho augurato la morte all’ideologia che rappresentano, quella di chi protegge i fascisti. E non a loro singolarmente». Commento che arriva al capolinea di una giornata in cui in tanti hanno stigmatizzato il comportamento della maestra. La ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, ha annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare che potrebbe portare fino al licenziamento
In corteo dell’insegnante. Mentre il segretario nazionale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), Gianni Tonelli, ha affidato all’avvocato Pierfranco Bertolino il compito di denunciare la Cassaro per oltraggio a pubblico ufficiale e oltraggio al Corpo della polizia. Intanto la Digos ha trasmesso alla Procura torinese un’informativa sul caso. A partire dalle prossime ore, della vicenda si occuperà il procuratore capo Armando Spataro. Mentre la maestra torinese si dice sicura del licenziamento. «Così tutti vi sentirete più sicuri senza la maestra cattiva e mi cacceranno dal sistema scolastico», dice Cassaro. Che adesso sogna di «trasferirsi in Bhutan perché è il Paese più felice del mondo».