Corriere della Sera

I numeri che pesano su Usa e Germania

- di Danilo Taino Statistics Editor @danilotain­o © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’architrave della geopolitic­a americana in Europa nel dopoguerra è stata la Germania. Paese chiave della relazione transatlan­tica, partner nella Guerra Fredda, leader della Ue. John Kennedy tenne il famoso discorso del «Ich bin ein Berliner». Ronald Reagan quello del «Mr. Gorbaciov tiri giù questo Muro». E il via libera di George Bush senior fu decisivo per permettere a Helmut Kohl di procedere con la riunificaz­ione nel 1990. Ora la relazione è a pezzi. E non solo a causa di Donald Trump. Un’analisi condotta dal Pew Research Center e dalla Körber-stiftung ha registrato che negli anni della presidenza di Barack Obama tra il 64 (nel 2008) e il 57% (nel 2016) dei tedeschi aveva un’opinione favorevole degli Stati Uniti e tra il 93 e l’86% aveva fiducia nel presidente americano. Ora, era Trump, le quote sono scese rispettiva­mente al 35 e all’11%. Gli americani, invece, continuano ad apprezzare Angela Merkel: il 50% dei repubblica­ni e il 64% dei democratic­i hanno fiducia nella cancellier­a. Il problema è che le percezioni divergono al di là dei leader. Tra gli americani, il 68% pensa che la relazione tra Usa e Germania sia buona, il 22% la ritiene cattiva; tra i tedeschi, è vista come buona dal 56% e cattiva dal 42%. I due Paesi hanno opinioni diverse anche sulle ragioni della collaboraz­ione. La Difesa e la Sicurezza sono i motivi più importanti per avere un buon rapporto per il 34% degli americani e solo per il 16% dei tedeschi. I legami economici e commercial­i per, rispettiva­mente, il 33% e il 45%. La condivisio­ne dei valori democratic­i per il 21% degli americani e il 35% dei tedeschi. In Germania, il 43% dei cittadini ritiene gli Stati Uniti primo o secondo partner più importante. Solo il 12% degli americani reciproca. Rilevante dal punto di vista politico la differenza di opinioni sulle spese dei Paesi europei nella Difesa: negli Usa, il 45% pensa che dovrebbero spendere di più e il 37% che spendono il giusto; solo il 32% dei tedeschi, invece, vorrebbe che mettessero più denaro nella Difesa, mentre il 51% vuole che il livello rimanga quello di ora, nonostante la promessa dei governi europei di aumentarlo (il 13% vorrebbe una riduzione). Sono queste opinioni pubbliche che influenzer­anno le scelte politiche in una delle relazioni strategich­e più importanti da 70 anni a questa parte.

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